Balaton Park – Bissare il 4° posto nella Sprint con il 5° in gara è sicuramente un grande risultato per la Honda degli ultimi anni. Tolti i risultati del team LCR, quello di Luca Marini è il miglior weekend di un pilota ufficiale HRC dai tempi di Marc Marquez.

Ecco cosa ha detto il pilota classe 1997 con i giornalisti in sala stampa.

Sulla giornata…

“Molto bello, molto, molto bello. Mi sono divertito, è stato bello. Sono partito veramente bene, mi sono destreggiato bene nelle prime due curve, poi è andata tutta più o meno secondo i piani, siamo rimasti tutti belli lì, allineati uno in fila all’altro, mezzo secondo, dall’altro. Sinceramente mi sembrava che eravamo un po’ più veloci di Franco, sia io che Jorge, ma è veramente difficile superare, abbiamo aspettato che gli calasse un po’ la gomma negli ultimi giri e quando Jorge ha provato ho detto vai, adesso si vede che gli è calata un po’ la gomma a Franco, ci provo anche io. È andata molto bene, molto soddisfatto di tutto il lavoro, di tutto il weekend, di come stiamo crescendo”

Sul sorpasso a Morbidelli…

“Ho detto, cerco di di vedere se c’è un punto per superarlo in modo più pulito possibile. Ho visto che nelle due a destra non era particolarmente veloce, forse perché gli era calata la gomma a destra, essendo molto più morbida la soft sulla destra e ho detto boh, gli sarà calata, magari non riesce più a farla girare bene, provo ad attaccare alla nove, perché era l’unico punto dove potevo attaccarlo. Dalle altre parti usciva molto forte dalle curve e la moto andava bene nel dritto, staccava forte Franco, quindi era abbastanza complicato”

Vi siete toccati…

“Non mi sono accorto, ero molto concentrato e non mi ricordo se ci siamo toccati o no”

Ieri era stata una gara con pochi sorpassi, oggi invece sono stati abbastanza. Può essere anche una questione di abitudine vostra, che magari avete imparato meglio i punti dove sorpassare?

“Quanti sorpassi ci sono stati oggi?”

Qualcuno in più, abbastanza…

“Più lunga è la gara, ci sono più giri, ci sono più variabili, calano di più le gomme, c’è più benzina all’inizio, poco alla fine…”

Rimane una pista dove non si sorpassa?

“Sì, è molto difficile, molto difficile. Marc ha fatto dei sorpassi perché era dietro, se fosse stato primo non superava nessuno, quindi quello è il conto totale che è cambiato”

Questa è una pista molto particolare rispetto al calendario, diverse da tutte le altre. Quindi secondo te c’è stato comunque un progresso per Honda o è tutto da rivedere a Barcellona?

“Tutto da rivedere a Barcellona. Rimaniamo a testa bassa a lavorare, perché secondo me c’è ancora tanto da sistemare, fa parte del processo. Stiamo facendo degli ottimi step, dei passi in avanti veramente notevoli. Guardiamo da dove siamo partiti l’anno scorso. Comunque da quando sono arrivato io abbiamo cambiato veramente tantissime cose e questo ci ha permesso di avere una discreta velocità qui, anche in Austria e anche in altre 2-3 piste durante la stagione, specialmente dove c’è grip. Invece adesso a Barcellona sarà un grande punto di domanda, perché è una pista dove il motore conta tanto e c’è pochissimo grip in pista, quindi insomma, sono i nostri punti deboli in questo momento”

Da un punto di vista personale, un weekend così, in cui sei sempre stato il riferimento per la Honda cosa ti cosa ti dà?

“Niente, sono contento, ma io sapevo che questi risultati si potevano fare tranquillamente, perché so molto bene il mio potenziale. Semplicemente bisognava cambiare tante cose sulla moto, sul metodo di lavoro e adesso che siamo nella direzione giusta è il momento di spingere e portare a casa i risultati, perché adesso la moto ci permette di di fare ciò che bisogna fare per andare forte”

Zarco ha detto alla tv francese che vuole essere il numero 1 per Honda, tu pensi che Honda abbia bisogno di un numero 1?

“Non lo so, dipende. È molto difficile rispondere a questa domanda. Io penso che Honda abbia bisogno di mettere insieme la moto più forte di tutta la griglia e poi lasciar vincere al pilota più forte” 

Riguardo a questo, qualche settimana fa ho parlato con Carlo Fiorani (intervista che uscirà a breve su Moto.it, ndr) che ha detto che tu in Honda sei molto stimato, perché sei molto apprezzato per il lavoro di sviluppo che hai fatto in questi due anni. Secondo lui ora Honda dovrebbe prendere un pilota per vincere, da affiancare a te che sei un pilota veloce e che sei molto bravo a sviluppare bene, che ne pensi?

“Lo ringrazio, gli dico di credere anche in me, che posso vincere anche io, però io mi trovo molto bene in questo momento con Joan Mir, penso che stiamo facendo un ottimo lavoro nel tea ufficiale, stiamo lavorando veramente bene”