L’inglese non aveva mai conquistato un torneo del Pga Tour. Ad Atlanta ha rotto il ghiaccio proprio nella finalissima della stagione, l’appuntamento più ricco dell’anno. I complimenti di Tiger Woods e LeBron James


Matteo Dore

Giornalista

25 agosto 2025 (modifica alle 01:21) – MILANO

Finalmente ce l’ha fatta. Tommy Fleetwood può sorridere perché ha vinto il suo primo torneo in America, dopo tante delusioni, tanti successi sfumati alle ultime buche. Ma la lunga attesa rende questo momento ancora più dolce, anche perché il trionfo arriva in un torneo speciale, la finalissima della stagione, il Tour Championship, che ha assegnato la FedexCup e un assegno da dieci milioni di dollari. Tommy ha superato Patrick Cantlay e Russel Henley con un ultimo giro in 68 colpi per un totale di -18, tre colpi meglio dei due rivali americani. Fleetwood era il giocatore con più top 5 (ben 30, con 6 secondi posti) senza aver mai vinto, ma sul campo di East Lake ad Atlanta ha cancellato questo brutto e poco invidiato record. 

anche lebron per tommy—  

Fleetwood, 34 anni, è da molte stagioni uno dei big del golf mondiale, ma ha di sicuro raccolto molto meno di quello che il suo talento avrebbe meritato. Un argento olimpico a Parigi 2024, sette successi sul DpWorld Tour, zero – fino a domenica – sul Pga Tour e nessun Major. Molto amato dai tifosi, anche stavolta ha ricevuto il supporto della gente lungo il percorso e a casa.  Addirittura LeBron James ha scritto su X all’inizio del quarto round: “Finalmente questo sembra essere il giorno di Tommy”. Per poi mandargli i suoi complimenti una volta che il trofeo era saldamente nelle sue mani. Per Tommy un messaggio anche da parte di Tiger Woods: “Il tuo percorso è un ricordo che il duro lavoro e il cuore pagano sempre. Nessuno se lo merita più di te”. Anche nelle difficoltà Fleetwood non ha mai perso la fiducia: “Ci ho sempre creduto, e non c’è mai stato un giorno in cui non ho avuto voglia di giocare a golf. nella mia mente ho sempre saputo di essere un vincitore. E ora sono così felice di averlo dimostrato”.