Nuova ondata di maltempo nel primo pomeriggio di oggi, 24 luglio, sulla Marca: colpita soprattutto la pedemontana, dal Grappa fino al vittoriese. A Conegliano si sono vissuti minuti di terrore: le raffiche di vento, fortissime, una vera e propria tromba d’aria, hanno provocato la caduta di una decina di alberi tra cui un grosso tronco, precipitato a terra in viale Spellanzon, ha travolto due auto, di cui una Mercedes che si trovava in sosta e un altro mezzo. Miracolosamente non si sono registrati feriti, così come in via Kennedy dove una pianta è finita su un’auto. Un altro albero è caduto al suolo in via Carso, in via Colombo, nel parco del Castello e in zona ospedale, in via Costa Alta, in via Molmenti oltre che nelle frazioni di Ogliano e Collalbrigo. «La tromba d’aria che ha colpito Conegliano purtroppo ha abbattuto alcuni alberi, chiedo a tutti di portare pazienza, i vigili del fuoco, la Protezione Civile e i nostri volontari sono al lavoro, si va avanti per priorità e messa in sicurezza, grazie a tutti coloro che stanno lavorando nelle difficoltà!» così ha scritto il sindaco Fabio Chies sui social. Le raffiche di vento hanno divento la recinzione di un cantiere in via Colombo e piazza Calvi, anche in questo caso senza gravi conseguenze. Piante sono cadute in via Castella, a San Pietro di Feletto e a Follina, in via Paradiso e in via Pedeguarda, dove un albero si è appoggiato su un’abitazione, e a Cordignano.

A Farra di Soligo si è scatenata una vera e propria bomba d’acqua, così come a Pieve di Soligo (video qui sotto), dove cimitero e le attività di via Calle Santa si sono nuovamente allagate. Piogge e forti grandinate hanno colpito anche Valdobbiadene, Vittorio Veneto, Cappella Maggiore, Tarzo (video qui sotto) e Revine. “Fortissima precipitazione in corso. Diverse zone allagate. Prestare attenzione nel percorrere le strade in auto. Stiamo intervenendo in diversi punti di Valdobbiadene”: così ha scritto sui social il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese. La situazione più critica si è registrata a Farra di Soligo dove sono diverse le abitazioni allagate. Tra queste quella di due anziani intrappolati nella loro abitazione in via Croda, a causa dell’esondazione del Soligo.
“Chiusura momentanea di Via Croda per esondazione del fiume Soligo. Chiusura momentanea di via Cal della Madonna (lato fioreria). Situazione non ancora verificata zona collinare per diversi alberi caduti” ha aggiornato così i cittadini il sindaco Mattia Perencin.
Diversi alberi sono stati divelti dal vento, con diversi interventi avviati dai vigili del fuoco: disagi al traffico lungo il Menarè, nella zona di Colle Umberto (qui sono caduti una decine di pali Telecom nell’area di un parcheggio adiacente), a Codognè, a Godega ma anche a Cavaso del Tomba dove la strada di ascesa al Tomba si è riempita di detriti trascinati dalla pioggia. Ingrossati i corsi d’acqua della zona e black out si sono registrati a macchia di leopardo (a Vittorio Veneto in tilt il semaforo di via Celante e una pianta caduta in via Rovarè).

Alle ore 14 una vera e propria tromba d’aria si è scatenata a San Fior di Sotto, con tetti semi scoperchiati e danni soprattutto nelle abitazioni. Cadute di rami e alberi un po’ ovunque. Interrotte via Sant’Urbano e via Baver per cadute alberi. Il Comune ha invitato a non percorrere la strada dietro la pizzeria Calinferno per la presenza di piccoli rami. Danni anche alle strutture della sagra di San Lorenzo a Pianzano di Godega e miracolati i ragazzi che si trovavano sul posto.
Danni ingenti all’azienda di ricambi “Cravedi”, la cui copertura è stata letteralmente spazzata via dalla forza dell’aria. «E’ stato un bello spavento perché è volato il coperto del tetto del capannone nostro. Alle due e mezza è venuto fuori l’inferno. Pioggia, grandine e tantissimo vento» ha raccontato Antonio Diliberto, dipendente Cravedi «ho detto ai miei colleghi mettetevi al riparo perché qui sicuramente vola tutto il coperto. Finito questa frase è volato tutto, una paura da matti. Abbiamo rischiato veramente la vita».
«L’immobile è stato completamente scoperchiato, c’era stato fatto un controtetto per proteggere il tetto meglio e tutto è saltato perché la forza atmosferica è stata più grande di quello che ci aspettavamo» ha detto Dino Giusti, proprietario del capannone, di un’ampiezza di 1.500 metri quadrati «Adesso stiamo facendo il possibile per rimuovere i detriti e per mettere in condizioni le aziende che sono operanti di poter continuare a fronte del fatto che avremo in questi giorni una perturbazione. Siamo qui in attesa di qualcuno che provvisoriamente consenta l’utilizzo e che non ci siano danni. Speriamo di riuscire a risolvere la situazione».
Le forti raffiche di vento hanno causato anche la caduta di diversi alberi lungo la linea ferroviaria tra Conegliano e Sacile che è rimasta a lungo bloccata. Ancora da accertare eventuali danni all’agricoltura.
Chiusa Alemagna
A causa delle intense precipitazioni, la strada statale 51 “di Alemagna” è provvisoriamente chiusa al traffico in entrambe le direzioni in località Fadalto, nel comune di Vittorio Veneto. La chiusura si è resa necessaria in via precauzionale a tutela della sicurezza della circolazione in seguito all’attivazione del sistema di monitoraggio installato sul versante che ha registrato il superamento delle soglie correlate alle precipitazioni. Sul posto sono presenti le squadre e il personale tecnico Anas per la gestione dell’evento e per riaprire il tratto non appena ripristinate le condizioni di piena sicurezza per la circolazione lungo la statale.

Le previsioni meteo
Intanto è stata diramata una nuova allerta meteo. “Nel pomeriggio/sera di oggi giovedì 24 e nella giornata di domani venerdì 25 luglio il tempo sulla nostra regione” si legge in una nota “sarà a tratti instabile con rovesci/temporali sparsi più probabili e frequenti su zone centro-settentrionali ma non esclusi anche altrove. Saranno possibili locali fenomeni intensi (forti rovesci, forti raffiche di vento, locali grandinate). Alla luce di queste previsioni, il Centro funzionale decentrato della Protezione civile del Veneto ha dichiarato la fase di attenzione (allerta idrogeologica gialla) per temporali su tutto il territorio regionale, con validità dalle 14 di oggi alla mezzanotte di sabato”.

Zaia: «Seguita ogni segnalazione»
«Un’ondata di maltempo ha colpito oggi pomeriggio il Veneto, in particolare la provincia di Treviso, causando esondazioni, frane, interruzioni stradali e danni diffusi. La macchina dei soccorsi si è attivata immediatamente, con il pieno coinvolgimento di tecnici, volontari e il lavoro insostituibile dei Vigili del Fuoco. Voglio ringraziare sin d’ora tutti coloro che stanno lavorando per garantire sicurezza e il ripristino della normalità ai cittadini». Lo dichiara il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, a seguito dei fenomeni meteorologici che nel primo pomeriggio hanno interessato il territorio regionale. Le precipitazioni, molto intense e localizzate, hanno generato criticità in numerosi comuni dell’area coneglianese e pedemontana. Tra i più colpiti si segnalano Conegliano, Godega di Sant’Urbano, San Fior, Cordignano, Vittorio Veneto, Colle Umberto, San Pietro di Feletto, Sarmede, Pieve di Soligo, Follina, Farra di Soligo, Miane e Setteville. A Quero si sono verificate frane; a Pieve di Soligo è esondato il fiume Soligo nel centro cittadino; a Follina l’acqua ha raggiunto alcune abitazioni. Disagi alla viabilità con interruzioni lungo la SP 1 e la SS 51 Alemagna. Fortemente compromessa nelle prime ore anche la circolazione ferroviaria, in particolare sulla linea Conegliano–Sacile e nel tratto Conegliano–Pordenone, dove alberi caduti sui binari avevano costretto alla sospensione del servizio: tutte le tratte risultano al momento ripristinate, comprese le linee Belluno–Venezia e Vittorio Veneto–Conegliano. «Le strutture regionali – aggiunge Zaia – sono in contatto diretto con la Sala Operativa e con i tecnici della Protezione Civile. Stiamo seguendo con attenzione ogni segnalazione, mantenendo un filo diretto con i sindaci e con il territorio. La Regione garantirà tutto il supporto necessario, fin da subito, sia per la gestione dell’immediata emergenza sia per le fasi di ripristino e ricognizione dei danni. A chi è stato colpito, va la nostra vicinanza concreta».