Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano (Idf), il generale Eyal Zamir, durante una visita alla base navale di Haifa, ha poi aggiunto: “L’Idf ha creato le condizioni per un accordo, ora la questione è nelle mani di Netanyahu”. Lo riporta il Times of Israel
Raid Idf su ospedale Nasser, 14 morti inclusi 3 giornalisti
Almeno 14 persone, inclusi tre giornalisti, sono stati uccisi oggi nell’attacco dell’Esercito israeliano con un drone kamikaze che ha preso di mira il complesso ospedaliero Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza: lo riporta Al Jazeera.
Wafa: attacchi Idf a Gaza, sale a 9 bilancio civili uccisi
E’ salito ad almeno nove il bilancio dei palestinesi uccisi dall’alba di oggi negli attacchi dell’Esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza: lo riporta l’agenzia palestinese Wafa. Una fonte medica dell’ospedale Al-Shifa ha riferito che cinque membri di una famiglia sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti in un bombardamento dell’Idf di una casa nella zona di al-Karameh, a nord-ovest di Gaza City. Inoltre, una donna è stata uccisa e altre sette sono rimaste ferite nel bombardamento di una tenda che ospitava sfollati nella zona di al-Mawasi a Khan Yunis, a sud della Striscia. Altri tre civili sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti in un attacco dell’Idf contro una squadra che forniva aiuti a Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.
Quattro palestinesi uccisi da forze israeliane a Gaza City
Secondo quanto affermano testimoni all’Associated Press le forze israeliane hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco quattro palestinesi in cerca di aiuti che attraversavano una zona militare a sud di Gaza City, regolarmente utilizzata per raggiungere un punto di distribuzione alimentare. Gaza City è ora ufficialmente in carestia dopo 22 mesi di guerra, mentre l’esercito israeliano procede con un’offensiva pianificata per conquistare la città. L’offensiva potrebbe iniziare entro pochi giorni. Il Ministero della Salute di Gaza ha segnalato domenica otto decessi legati alla malnutrizione, tra cui un bambino. Gaza City e le sue centinaia di migliaia di abitanti sono ora al centro sia della carestia che dell’imminente offensiva. Ma molte persone sono troppo esauste o diffidenti per fuggire.
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