Lunedì Kilmar Abrego Garcia, un uomo salvadoregno che viveva da anni negli Stati Uniti con regolare permesso di soggiorno ma era stato comunque ingiustamente espulso e mandato a El Salvador, è stato arrestato una seconda volta a Baltimora, in Maryland. Il motivo per cui questo è avvenuto non è ancora del tutto chiaro, ma l’amministrazione di Donald Trump ha confermato il suo arresto e ha detto che l’ICE, l’agenzia federale per il controllo delle frontiere e dell’immigrazione, si sta preparando a espellerlo. La segretaria alla Sicurezza nazionale Kristi Noem non ha tuttavia specificato dove.

L’espulsione però non dovrebbe essere immediata: dopo essere stato arrestato nuovamente Abrego Garcia ha contestato la sua detenzione, cosa che in Maryland mette temporaneamente in pausa qualsiasi procedimento di espulsione fino all’emissione di una sentenza.

Dopo aver espulso Abrego Garcia a El Salvador a marzo, il governo statunitense aveva ricevuto molte pressioni per riportarlo negli Stati Uniti e l’aveva infine fatto a giugno. L’uomo era stato inizialmente incarcerato ma venerdì era stato rilasciato. Abrego Garcia è attualmente imputato in un processo con l’accusa di tratta di esseri umani: lui si è sempre dichiarato innocente. Sempre venerdì però l’ICE gli aveva comunicato di aver avviato un procedimento per espellerlo in Uganda, un paese con cui Abrego Garcia non ha alcun legame, ma che da poco ha stretto un accordo con il governo statunitense per ricevere persone immigrate espulse dagli Stati Uniti. L’ICE gli aveva inoltre chiesto di presentarsi al suo ufficio locale di Baltimora lunedì, dove è poi stato arrestato.

Uno dei suoi avvocati, Simon Sandoval-Moshenberg, ha detto che Abrego Garcia aveva da poco rifiutato di accettare un patteggiamento in cui si sarebbe dichiarato colpevole di questo reato, in cambio di un’espulsione in Costa Rica dove avrebbe acquisito lo status di immigrato legale e non sarebbe andato in carcere. Secondo Sandoval-Moshenberg questo secondo arresto sarebbe un tentativo di convincerlo ad accettare l’accordo.