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In Vietnam quasi 600mila persone hanno lasciato le proprie case per ordine del governo in vista dell’arrivo del tifone Kajiki. Lunedì la tempesta ha raggiunto la costa orientale del paese vicino alla città di Vinh, che si trova circa 300 chilometri a sud della capitale Hanoi e ha 340mila abitanti. Nella regione, che secondo le previsioni sarà maggiormente interessata dalle piogge e dai venti del tifone, migliaia di soldati sono stati mobilitati per aiutare la popolazione, e scuole e altri edifici pubblici sono stati trasformati in rifugi temporanei.

Il tifone ha causato piogge molto intense e venti con velocità fino a 133 chilometri orari. Il governo vietnamita ha detto che una persona è morta e altre otto sono ferite. Nelle prime ore in cui è arrivata a terra la tempesta ha abbattuto molti alberi, divelto i tetti di alcune case, provocato blackout e allagato strade ed edifici.

I tifoni sono tempeste tropicali, analoghe agli uragani che si formano nel nord dell’oceano Atlantico o nel nord-est dell’oceano Pacifico: la differenza è che si generano nel nord-ovest del Pacifico e riguardano i paesi del sud-est asiatico. Ogni anno in Vietnam arrivano tra i quattro e i sei tifoni tra i mesi di giugno e novembre. L’anno scorso il tifone Yagi aveva causato la morte di circa duecento persone nel nord del Vietnam, e più di 500 considerando i morti in Laos, Thailandia e Myanmar. Yagi era stato descritto come il tifone più potente ad aver interessato il Vietnam in trent’anni e secondo le autorità del paese Kajiki potrebbe essere altrettanto intenso. In varie zone sono state diffuse allerte contro alluvioni e frane.

Al suo arrivo sulla terraferma i venti di Kajiki hanno raggiunto velocità superiori ai 130 chilometri orari. Le compagnie aeree Vietnam Airlines e Vietjet hanno cancellato molti voli e gli aeroporti delle regioni di Thanh Hoa e Quang Binh sono stati chiusi.

La tempesta è diventata un tifone il 23 agosto, prendendo forza nel mar Cinese meridionale. Secondo le previsioni, martedì dovrebbe spostarsi attraverso il Vietnam in direzione del Laos e in questo percorso dovrebbe indebolirsi: l’intensità delle piogge causate dai tifoni e dalle altre tempeste tropicali è strettamente legata al calore delle acque superficiali dei mari su cui si sviluppano, e allontanandosi dalle coste le tempeste perdono forza.