«Eravamo sul set de “Il Gladiatore 2” quando hanno iniziato a girare delle voci. C’è stato uno scambio di messaggi. Joseph scriveva “Psst” e io rispondevo “Shhh”. Ma a un certo punto sono andato da lui e gli ho detto: “Penso che lo farò”». Pedro Pascal rievoca tra le risate il momento in cui ha confidato al collega Joseph Quinn che si sarebbero ritrovati a condividere un altro set, quello de “I Fantastici 4: Gli Inizi”. Il primo film della Fase 6 del MCU diretto da Matt Shakman, dal 23 luglio al cinema. Insieme a loro, nei ruoli rispettivamente di Reed Richards/Mister Fantastic e Johnny Storm/Torcia Umana, anche Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach).








I supereroi si ritrovano a difendere la Terra da una vorace divinità spaziale, Galactus (Ralph Ineson), e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). «Sono un grande fan dei Fantastici 4 fin da bambino. È stato un onore poter portare questi personaggi nel MCU», ammette il regista. «Li abbiamo inseriti in un universo e in un pianeta diverso. Il che significa che avevamo la possibilità di costruire un futuro retrò anni 60, una combinazione tra il mondo creato da Jack Kirby e 2001 Odissea nello spazio».

Quella dei Fantastici 4 è la prima famiglia dell’universo Marvel con tanto di bebè in arrivo atteso da Reed e Sue.

«Quando ho parlato con Matt, gli ho chiesto come avrebbe distillato decenni di storie in un solo film», ricorda Kirby. «Mi ha risposto che al centro ci sarebbe stata la genitorialità. L’intero Dna del progetto si riflette in una storia domestica, ma al tempo stesso intergalattica, epica, cosmica. Matt voleva raccontare la storia di due genitori e le paure che hanno quando il loro bambino sta per arrivare. È il cuore del film».


«È un incredibile codipendente, senza di loro non sa come funzionare e si perde nel suo stesso cervello», aggiunge Pascal parlando del suo personaggio e del suo rapporto con gli altri supereroi. «La sua identità è totalmente legata alla sua famiglia, a proteggerli e a essere protetto da loro».




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Una pellicola che omaggia anche uno dei creatori dei Fantastici 4, Jack Kirby, che disegnò i supereroi ideati insieme a Stan Lee. «Questo film è una lettera d’amore alla sua mente e immaginazione», sottolinea il presidente della Marvel, Kevin Feige. «Non abbastanza persone lo conoscono. Ma la Marvel non esisterebbe senza di lui. Questo film non esisterebbe».




Ultimo aggiornamento: venerdì 25 luglio 2025, 05:00



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