Giuseppe Russo è tra i manager riconfermati a fine giugno dalla giunta regionale della Campania e resta saldamente al timone della Asl Napoli 3 sud. Dopo tre anni di lavoro e un quinquennio davanti a sé la direzione strategica di una Asl che governa un territorio che conta ben 56 Comuni e oltre un milione di abitanti dovrà misurarsi con una serie di nodi ancora irrisolti alla cui risoluzione collaborerà al fianco di Russo il nuovo direttore sanitario aziendale Pasquale Izzo subentrato a Ferdinando Primiano, che continuerà a collaborare nello staff della Direzione aziendale. Confermato invece Michelangelo Chiacchio che ricoprirà nuovamente il ruolo di Direttore Amministrativo.
APPROFONDIMENTI
Dottor Russo quali traguardi ha segnato negli ultimi tre anni la Sua Asl?
«Andiamo fieri del lavoro svolto per la stabilizzazione dei precari: ne abbiamo assunto circa mille. Ma abbiamo avviato anche un profondo ammodernamento delle strutture sanitarie su un territorio vastissimo e anche sfavorito da una viabilità che soprattutto in costiera rappresenta un nodo strutturale. Abbiamo anche puntato sull’introduzione di nuove tecnologie a supporto della diagnosi e della cura di pazienti cronici e complessi che rappresentano la principale fetta di utenza negli oltre 50 Comuni del territorio aziendale».
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Guardando al futuro quale sarà il suo programma ora che ha cinque anni di mandato davanti a se?
«Le priorità sono abbastanza delineate: potenziamento della medicina territoriale e rafforzamento dell’assistenza di prossimità che sono leve strategiche. L’obiettivo principale resta la tutela della salute dei cittadini fragili e anziani, garantendo loro servizi sanitari di qualità e innovativi ma anche completando le attivazioni di servizi dell’emergenza e urgenza».
Quali sfide si prepara ad affrontare la Asl Napoli 3 sud con questa nuova squadra?
«Nei tre anni passati abbiamo portato avanti un percorso di innovazione tecnologica che dovrà continuare. Penso all’installazione della Risonanza magnetica nel Dea di I livello a Castellammare, alle Tac di ultima generazione in tutti i presidi della Asl. Dopo aver aperto 13 centri multispecialistici per la cura del diabete (uno per ogni distretto), e 30 punti prelievo in tutta l’azienda. Abbiamo anche installato all’ospedale di Nola un sistema stereotassico per le ablazioni di natura cardiologica».
E sul fronte dell’emergenza-urgenza?
«Possiamo contare sulla nuova rianimazione all’ospedale di Sorrento, su un punto di primo intervento a Vico Equense, sul reparto nuovo di Osservazione breve intensiva (Obi) nel presidio ospedaliero Maresca di Torre del Greco. All’ospedale di Boscotrecase c’è una Cardiologia con Utic ed emodinamica e nello stesso ospedale abbiamo inaugurato nei mesi scorsi un nuovo reparto di Pneumologia e Chirurgia senologica. E poi l’Oncologia a Pollena Trocchia e potrei continuare».
E sul territorio?
«Dobbiamo completare la rete delle Case e Ospedali di Comunità dopo aver aperto 10 Centrali operative territoriali».
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E il personale che manca?
«È un problema che continueremo ad affrontare».
E l’edilizia ospedaliera?
«Al momento sono in corso di ristrutturazione diversi reparti nei vari ospedali, come i locali destinati al pronto soccorso di Boscotrecase che permetterà la riapertura dello stesso chiuso per Covid nel 2020. Questo permetterà di dare risposte ai cittadini di quel territorio se il reclutamento di medici di emergenza andranno a buon fine. Gli obiettivi prossimi e futuri sono ridare slancio e sostanza agli otto presidi ospedalieri e fortificare la medicina del territorio con importanti innovazione tecnologica. Penso ai fondi PNES, all’apertura degli ospedali di comunità e case di comunità, alla creazione di modelli territoriali che diano risposte concrete ai cittadini con problematiche di dipendenza e igiene mentale. E poi il potenziamento dei consultori del materno infantile e ai problemi del mondo dell’autismo e cure domiciliari. Punteremo allo sviluppo e utilizzo dell I.A, della telemedicina, televisita al teleconsulto, per pazienti anziani che hanno difficoltà o impossibilità a spostarsi. In ultimo, ma non per ultimo, l’attivazione della Chirurgia robotica a Boscotrecase e la realizzazione del nuovo ospedale della penisola Sorrentina, di Castellammare e la ristrutturazione e implementazione dell’ospedale di Nola. Infine la realizzazione di un ospedale veterinario e di un centro di medicina legale a supporto dell’ autorità giudiziaria».