Il viaggio che molti reggiani compiono d’estate verso le spiagge dell’isola d’Elba è stato percorso al contrario quattro anni fa da un giovane isolano, borsone da rugby in spalla: direzione, i campi della Canalina.

Pietro Mazzei, 23 anni oggi e il più brillante tra tutti i rugbisti della grande isola toscana, è stato in queste stagioni un apprezzato “finisher” dei Diavoli, spesso chiamato in causa nei minuti finali di partita per dare man forte all’esausta mischia granata, ma durante la sua permanenza a Reggio ha pian piano scoperto di possedere un talento e una passione superiori al puro giocare: accompagnare la crescita dei rugbisti bambini e aiutare il recupero dei compagni infortunati.

Dopo quattro stagioni in prima squadra ha deciso di appendere le scarpe al chiodo e di mettere a frutto la laurea in scienze motorie. Come è arrivato a questa scelta?

“Lasciare il campo a soli 23 anni non è facile. Ma dopo essermi confrontato con la famiglia ho deciso che questo era il momento giusto per mettermi in gioco sotto un altro aspetto legato al rugby: l’educazione e la riabilitazione degli atleti dopo un infortunio. Sono grato al club per la proposta, sento la fiducia di tutti, in particolare di Enrico Manghi (neo responsabile del settore junior Valorugby, ndr); non vedo l’ora di iniziare. Mi occuperò della crescita psico-motoria del settore minirugby, cioè dei bambini e bambine dai 3 ai 12 anni, lavorando a stretto contatto con allenatori, educatori e famiglie”.

Cosa può dare a un bambino il rugby dal punto di vista non solo tecnico e fisico, ma anche caratteriale?

“Tantissimo. Credo che quanto offriamo a un bambino qui al Valorugby abbia pochi eguali in altre discipline. Da noi un bambino viene seguito sotto gli aspetti in primo luogo educativi con i valori del rugby noti a tutti: rispetto, sacrificio, fiducia e responsabilità. Ma questo è uno sport molto valorizzante anche per quanto riguarda la crescita armonica e lo sviluppo fisico. Abbiamo organizzato tre open day per accogliere chiunque sia interessato a provare; il primo è domani dalle 18 alla Canalina. Aspettiamo bambini e famiglie per presentare il nostro progetto”.

Si occuperà anche dei muscoli di prima squadra, juniores e cadetta.

“Per la prima squadra sarò di aiuto a Manghi nello staff dei preparatori atletici. Oltre alla laurea ho alle spalle master in psicologia dello sport e corsi di formazione federali. In più sarò il responsabile del recupero infortuni per quanto riguarda junior e cadetta: ecco, in questo caso spero di dover lavorare il meno possibile”.

Arrivato a Reggio quattro estati fa, Mazzei è ormai un Diavolo a tutti gli effetti.

“A Reggio mi sento a casa. Da subito mi sono innamorato della città e del club. Quando arrivo alla Canalina mi sento in famiglia, accolto con un sorriso tanto dai bambini dell’Under 6 quanto dai campioni della prima squadra. Qui c’è tutto per fare bene e ora sta a me restituire la fiducia della società, mettendo sempre al centro il benessere dei nostri bambini e ragazzi”.