La responsabilità per lo sforamento di 200 milioni della spesa farmaceutica «da Regione e organi di stampa viene fatta ricadere tutta sui medici di medicina generale», nonostante in realtà «le cause sono molteplici» e la quota di sforamento “territoriale” è molto contenuta. Tuttavia sono stati avviati «controlli sulle prescrizioni di farmaci affidati dalla Regione alla Guardia di Finanza». Ed è per questo che un medico di famiglia del quartiere Carrassi di Bari, con un lungo avviso, ha informato i suoi pazienti che la pacchia è finita: «Poiché molti farmaci (anche se prescritti da medici specialisti ospedalieri e Asl dopo visita o accesso al Pronto soccorso o alla dimissione ospedaliera) potrebbero non essere prescrivibili, si invitano gli assistiti di consultare il proprio medico di base prima di farsi anticipare farmaci dalle farmacie ed evitare l’autoprescrizione di farmaci che non rientrano nella prescrivibilità».

Il medico fa poi notare che «l’inappropriata prescrizione di farmaci a carico del servizio sanitario nazionale da parte dei medici di base è punita con procedimenti disciplinari dell’Ordine e Asl, procedimenti giudiziari (civili e penali) che possono comportare il semplice risarcimento del costo dei farmaci, sino alla sospensione dell’attività e alla perdita del posto di lavoro».