Yamaha ha annunciato ufficialmente che nel Gran Premio di San Marino, programmato a Misano dal 12 al 14 settembre, verrà fatto esordire il nuovo motore V4. Si tratta di un passo epocale per la Casa di Iwata, che ha abbandonato la propria filosofia del 4 cilindri in linea, tutt’ora utilizzato sulle M1 pilotate da Fabio Quartararo e soci.

La comunicazione è arrivata da Paolo Pavesio in persona. Il direttore esecutivo di Yamaha Motor Racing ha spiegato che il prototipo sarà portato in pista dal collaudatore Augusto Fernandez. La notizia è provvidenziale, poiché l’azenda nipponica è reduce da due gare pessime.

Se l’eterna rivale Honda ha dato segnali di vita tra Spielberg e il Balaton Park, dove sia Luca Marini che Joan Mir si sono attestati a ridosso del podio, non si può dire altrettanto per il marchio dei tre diapason, disastroso in Austria e totalmente anonimo in Ungheria.

Difatti, il già citato Quartararo non ha nascosto la propria frustrazione: “Spero che si concentrino totalmente sullo sviluppo del motore V4 e spero che si concentrino solo su di esso. È già difficile fare bene una cosa, quindi se si iniziano a farne due contemporaneamente, è il modo migliore per commettere un errore”.

Nel frattempo, bisognerà sciogliere anche il nodo piloti. El Diablo e Alex Rins hanno un contratto con il Factory Team anche per il 2026. Pramac sta per accogliere Toprak Razgatlioglu e deve giocoforza scegliere chi buttare giù dalla torre fra Miguel Oliveira e Jack Miller.

Secondo le ultime voci di corridoio, l’australiano sarebbe il favorito per guadagnarsi la riconferma. Teoricamente, nel contratto del portoghese, sarebbero incluse delle clausole che portano al rinnovo automatico. Cionondimeno, sarebbero postille legate al rendimento, che sinora è stato deficitario.