Nel mondo dell’intrattenimento si sente spesso parlare di “lost media“, un concetto che è nato soprattutto negli ultimi anni e che in tanti casi si è legato anche al mondo dei videogiochi: questa espressione si attribuisce a quei prodotti che non sono più reperibili in alcun modo per scelta degli sviluppatori o degli editori e dei quali esiste solamente una demo perduta negli anni o solamente un annuncio al quale non è seguita alcuna release.

Uno dei casi più eclatanti e famosi di lost media legati al mondo dei videogiochi è sicuramente quello di P.T.: un teaser giocabile (playable teaser) di quello che sarebbe dovuto essere il sequel diretto di Silent Hill prodotto da Konami e sviluppato da Hideo Kojima; dal 2014, anno in cui è stato rilasciato il teaser tramite PlayStation Network, il gioco non è mai stato rilasciato e P.T. non è più reperibile in alcun modo.

Un caso analogo è accaduto anche per il titolo di cui parleremo in questa recensione, il cui sviluppo è cominciato addirittura nel 2002 con tanto di demo giocabile su Game Boy Advance, ma che non è mai stato rilasciato in forma completa per mancanza di un publisher: questo almeno fino al 19 agosto 2025 quando WayForward ha finalmente deciso di pubblicare sul mercato Shantae Advance: Risky Revolution, un lost media non più lost.

Grazie all’aiuto di Limited Run Games, infatti, WayForward ha ripreso lo sviluppo di quello che doveva essere il sequel del primo capitolo di Shantae ben 22 anni dopo: al di là di qualche incertezza sulla pubblicazione che ha fatto slittare l’uscita di un anno alla fine il gioco è arrivato sul mercato come una sorta di capitolo perduto della saga della mezza genietta.

Per celebrare il recupero Limited Run Games ha contribuito al rilascio di una versione fisica per Game Boy Advance e noi abbiamo avuto la possibilità di recensire Shantae Advance: Risky Revolution su Nintendo Switch 2, grazie al porting effettuato dal publisher sulla nuova console ibrida della grande N.

Il ritorno di Risky Boots: Shantae alla salvezza di Sequin Land

Il primo capitolo di Shantae, pubblicato su Game Boy Color nel 2002, ebbe un discreto successo, ma nonostante questo WayForward ci mise ben 8 anni per rilasciare un sequel diretto del gioco approdando direttamente su NintendoDS: la software house decise di saltare l’era Game Boy Advance, ma in realtà come abbiamo spiegato precedentemente c’era in programma il rilascio del sequel diretto “Risky Revolution“.

Nonostante sia stato pubblicato nel 2025, dunque, Shantae Advance: Risky Revolution è comunque considerato un seguito diretto del primo Shantae: il gameplay e i personaggi con le loro rispettive funzioni vengono ripresi direttamente dal primo capitolo della saga con un cambiamento da un punto di vista della trama che però resta comunque sulla falsa riga di quella che ha dato inizio alla serie.

screenshot di shantae risky revolution con shantae contro riskyShantae Risky Revolution: il ritorno di Risky Boots (Player.it)

La subdola piratessa Risky Boots è tornata e stavolta ha messo in atto un piano per traslare i vari borghi di Sequin Land con un marchingegno: Shantae, la mezza genietta dai lunghi capelli viola, ha il compito di proteggere il regno viaggiando fra i vari borghi inseguendo la sua nemesi con l’obiettivo di sventare il suo malefico piano.

Metroidvania vecchio stile un po’ troppo invecchiato

Shantae: Risky Revolution segue anche lo stesso gameplay del primo capitolo della serie: parliamo infatti di un platform in stile metroidvania con esplorazione in due dimensioni e con varie mappe istanziate da esplorare; il tutto si svolge in una sorta di loop: si esplora una nuova mappa, si batte il boss dell’area, si risolve un semplice enigma per scoprire la mappa successiva e così via fino alla fine del gioco.

Il gameplay loop non è necessariamente un problema, ma in questo caso l’ho trovato particolarmente ripetitivo: gli sviluppatori hanno provato a rendere le mappe sempre diverse fra loro a livello visivo con mostri e dettagli ambientali tipici per ogni zona, ma se consideriamo il level design e gli enigmi ambientali, soprattutto all’interno dei dungeon, non ci sono soluzioni troppo differenti fra loro.

screenshot di shantae risky revolution con shantae sul ponteMetroidvania vecchio stile un po’ troppo invecchiato (Player.it)

Come in ogni metroidvania che si rispetti, la libertà esplorativa cambia a seconda dei poteri che si acquisiscono: Shantae, come nel primo gioco, può trasformarsi in diverse creature con la sua tipica danza del ventre e questo permette di sbloccare nuovi metodi per esplorare come la possibilità di arrampicarsi e scalare le pareti, nuotare sott’acqua o volare.

Nonostante questo tentativo di migliorare la libertà esplorativa, mi sento comunque di dire che questo aspetto non aiuta a rendere più variegato il gameplay per due motivi principali: sono molto poche le sezioni in cui queste trasformazioni sono davvero necessarie (e soprattutto molto brevi) e non aiutano minimamente a esplorare in maniera più semplice e veloce, anzi talvolta rallentano il ritmo e rendono il percorso più pericoloso dato che Shantae in forma trasformata non può attaccare i nemici (almeno non tutti).

screenshot di un livello di shantae risky revolutionMetroidvania vecchio stile un po’ troppo invecchiato (Player.it)

Le varie trasformazioni, dunque, servono solamente a risolvere enigmi ambientali all’interno dei dungeon per proseguire con la missione principale oppure per raccogliere collezionabili nascosti e inevitabilmente ti troverai anche a fine gioco a utilizzare Shantae in forma base che, anche in questo gioco, può attaccare sia melee con la frustata di capelli sia a distanza con la magia.

Anche in questo caso la scelta è davvero risicata: sono presenti solo 3 poteri magici da poter utilizzare in tutto il gioco sbloccati sin dall’inizio e non è possibile sbloccarne di altri avanzando con la missione principale e anche in questo caso non sono propriamente un aiuto dato che, oltre alla palla infuocata che fa un danno diretto, gli altri due poteri non colpiscono quasi mai l’avversario e risulta molto più facile e immediato il combattimento corpo a corpo.

screenshot di shantae risky revolution con shantae davanti alla fontanaMetroidvania vecchio stile un po’ troppo invecchiato (Player.it)

Tutti questi aspetti mi hanno fatto riflettere su una considerazione: è giusto valutare adesso un gioco che sarebbe dovuto uscire 23 anni fa? Da un lato la maggior parte degli aspetti raccontati fa parte di elementi figli di quei tempi, d’altro canto però WayForward avrebbe dovuto avere la consapevolezza di star pubblicando un gioco nel 2025 e avrebbe probabilmente dovuto limare alcune caratteristiche del gameplay tipiche dei metroidvania dei tempi attuali.

Il vero spirito di Shantae: ironia, arte e… fan service

Shantae Advance: Risky Revolution ha sicuramente un gameplay particolarmente anacronistico se paragonato ai metroidvania moderni, ma un aspetto positivo è che rispecchia fedelmente lo spirito che ha permesso alla saga di WayForward di avere successo e di avere una certa identità: l’ironia nei dialoghi, l’art design sempre sul pezzo e quel pizzico di fan service che non guasta mai.

Leggere i dialoghi è quasi sempre divertente, anche se in alcuni casi le conversazioni si prolungano un po’ troppo: ogni personaggio, anche quelli secondari, è caratterizzato molto bene e molto spesso ci si ritrova a leggere frasi ed esclamazioni che fanno sorridere, pregne di ironia, e che aiutano a aiutano a contribuire a un world building che non si prende troppo sul serio.

screenshot di shantae risky revolution di un dialogoIl vero spirito di Shantae: ironia, arte e… fan service (Player.it)

In pieno stile Game Boy Advance, inoltre, il gioco è completamente in pixel art, ma con la release moderna sono stati anche creati degli artwork in alta risoluzione che appaiono durante i dialoghi o durante le cutscene: qui si capisce che i disegnatori si sono sbizzarriti creando personaggi che non solo sono molto caratterizzati dal punto di vista fisico, ma nel 90% dei casi si tratta di ragazze sexy in bikini pronte a sfoggiare le loro forme più prosperose (un elemento ricorrente per chi ha giocato altri capitoli della saga di Shantae).

Conclusione

Shantae Advance: Risky Revolution è sicuramente un titolo che può essere apprezzato dai fan della saga e che hanno adesso la possibilità di giocare a un capitolo che non aveva mai visto la luce per 23 anni. Non lo consiglierei in generale agli amanti dei metroidvania sottolineando che per scoprire la saga di Shantae ci sono capitoli migliori e anche più godibili come ad esempio Seven Sirens del 2019.

VOTO: 6.5