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Redazione Bergamo
Un sottopasso collega Oriocenter con lo scalo, ma non si può lasciare l’automobile parcheggiata. Il caso di una Mercedes, ma non è nemmeno l’unico
È comodo, per evitare di andare fino all’aeroporto di Orio al Serio. Si arriva al parcheggio dell’Oriocenter, si salutano i propri cari che devono prendere un aereo. A loro basta infilarsi nel sottopasso e in cinque minuti (soprattutto dal parcheggio blu) sono dalla parte opposta dell’autostrada, accedendo così facilmente all’aeroporto senza doversi imbattere nel traffico e nei parcheggi (comunque c’è quello della sosta veloce, senza pagare, per i primi 10 minuti). Agli accompagnatori che scelgono il centro commerciale basta tornare indietro o farsi un giro di shopping, come per altro fanno diversi viaggiatori in attesa del loro volo.
Ma c’è chi (forse) non lo sa o ci prova e parcheggia l’automobile nel posteggio blu, lasciandola per giorni gratuitamente. Succedeva spesso tempo fa e succede ancora, anche se meno di frequente, ma i controlli si sono fatti più serrati. Lo dimostra la foto circolata sui social di una Mercedes impolverata che ha accumulato almeno una quindicina di multe appoggiate sul parabrezza, sotto i tergicristalli. Sarà lì da un mese.
È anche piena di scritte, tracciate con le dita da altri automobilisti sullo strato di polvere che ha ric0perto la vettura. Più che altro sono insulti. Qualcuno ha ironizzato: «Buon rientro», ha scritto allo sprovveduto automobilista o, come è stato ribattezzato sui social, al «furbetto» del parcheggio.
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27 agosto 2025 ( modifica il 27 agosto 2025 | 18:24)
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