È passato un anno da quando Bianca Balti ha ricevuto la diagnosi di cancro ovarico, e in questi dodici mesi è riuscita ad accendere i riflettori su un tema che riguarda migliaia di donne nel mondo come nessuna prima di lei era riuscita a fare. Ha scelto di raccontare la malattia in tempo reale, senza filtri né retorica, e continua a farlo oggi, più convinta che mai: “Dobbiamo parlare di più di cancro ovarico”. La top model ha prestato il suo volto e la sua testimonianza alla campagna Ovaries. Talk About Them promossa dal brand australiano Camilla and Marc, progetto che ha già raccolto oltre due milioni e mezzo di dollari per finanziare lo sviluppo di un test genetico in grado di diagnosticare precocemente questa forma di cancro, ancora oggi spesso individuata solo in fase avanzata.
La campagna nasce per onorare la memoria della madre dei fondatori del marchio, i fratelli Camilla Freeman-Topper e Marc Freeman, scomparsa per un tumore ovarico a soli 43 anni, e prevede la donazione del totale dei proventi del merchandise (t-shirt total white o total black che recitano slogan legati alla salute delle ovaie) alla ricerca scientifica. Come spiega Bianca Balti, “Non esiste la diagnosi precoce nel cancro alle ovaie”, che, non a caso, viene definito un silent killer. “Ma quello che mi dà fiducia è la ricerca scientifica, e il pensiero che campagne come questa contribuiscano ad avvicinarci sempre di più alla creazione di un test per diagnosticare presto questo tipo di tumore. Questo cambierà tutto”.
“Ho sempre odiato avere il ciclo ogni mese e ora non sapete cosa darei per riaverlo”, racconta la top model italiana con il suo consueto sorriso, che tuttavia non nasconde una punta di amarezza mentre ripercorre la sua esperienza con la malattia. Nel 2022, in seguito ad un controllo di routine, scoprì di essere portatrice della mutazione BRCA1, la stessa che anni fa spinse Angelina Jolie a sottoporsi a una doppia mastectomia preventiva. Bianca Balti prese la stessa decisione, scegliendo consapevolmente di affrontare un intervento radicale, ma necessario. Aveva previsto, in un secondo momento, anche la rimozione delle ovaie, ma il destino l’ha anticipata, racconta commuovendosi. L’8 settembre 2024, a seguito di un dolore improvviso e intenso al basso ventre (“Non ero nemmeno sicura di dover andare al pronto soccorso, noi donne siamo abituate a sopportare il dolore in silenzio”) arriva la diagnosi: tumore ovarico al terzo stadio. “In tanti mi hanno chiesto perché avevo tolto prima anche le ovaie… io penso che sia importante che le donne sappiano quali possibilità hanno, ma penso anche che dovremmo essere più gentili con loro, perché non è una decisione facile da prendere. Si tratta del tuo essere donna, e le ovaie nello specifico… ho sempre saputo di volere altri figli” racconta senza riuscire a trattenere le lacrime, “Avevo paura di sentirmi meno donna”.
Da quel momento iniziano gli interventi chirurgici, i cicli di chemio, l’avvio di terapie: la top model ha deciso di rendere pubblica ogni tappa del percorso, per offrire sostegno ad altre donne e per accendere i riflettori su una malattia spesso ignorata. Indimenticabile la sua partecipazione di Festival di Sanremo con la testa calva, senza sopracciglia, e con un’evidente cicatrice sulla pancia, ma con una grazia che non ha mai smesso di appartenerle anche nei momenti più bui. “In quei frangenti non ti interessano più le sciocchezze… pensi solo che potrebbero essere gli ultimi giorni della tua vita, e non ti interessa piacere agli altri. Non sprecherò più un attimo nel cercare di compiacere le persone, o fingendo di essere altro da quello che sono”. Coraggiosa ma vulnerabile, forte ma delicata, spaventata ma speranzosa, non smette mai di ribadire: “Il momento in cui sono stata più vicina alla morte è quello in cui mi sono attaccata di più alla vita”.