Sembra si stia manifestando in Australia, dove è già inverno, la classica influenza stagionale che starebbe mettendo in seria difficoltà gli ospedali, con infezioni aumentate del 70% rispetto all’anno precedente e con oltre 18.000 segnalazioni, mentre le ospedalizzazioni sarebbero cresciute del 50% in due settimane.
Rainews24 riporta la notizia, secondo cui questa infezione ha la grande probabilità, sentiti gli eserti infettivologi, di replicarsi a breve anche in Italia.
Sarebbe infatti in arrivo un mix di virus influenzali, tra i quali il ceppo B verso cui si registra una minore copertura, per cui gli esperti invitano a vaccinarsi in vista di una stagione che si preannuncia “pesante”, per scongiurare le conseguenze più gravi.
Secondo il prof Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva all’Università di Milano , “con la co-circolazione di vari virus influenzali insieme anche al virus respiratorio sinciziale ed al virus SarsCoV2 del Covid” la situazione non è affatto facile.
“Sarà in circolazione, oltre al ceppo A H1N1, anche il ceppo influenzale B Victoria, come sta avvenendo in Australia, e dal momento che quest’ultimo è poco circolato negli anni scorsi, una gran parte di persone potrà essere suscettibile all’infezione proprio come accaduto nell’emisfero australe. Per questo, soprattutto per i soggetti fragili, è importante l’immunizzazione”.
Staremo ora a vedere, quali decisioni il governo adotterà in materia di vaccini soprattutto a scuola che è luogo di eccellenza per la diffusione delle influenze stagionali.
In ogni caso, sottolinea Pregliasco, “ci aspettiamo i primi casi in ottobre e prevediamo una stagione abbastanza intensa. Complessivamente, si stima verrà colpito dal 15 al 25% della popolazione rispetto al 22-23% dello scorso anno quando venne registrato il record di 15 milioni di casi totali”.
Dunque, secondo l’esperto, bisogna vaccinarsi, e non tanto per “ridurre la diffusione del virus quanto per gli effetti più pesanti dell’infezione”. E ribadisce: “la vaccinazione è una opportunità per tutti. Inoltre, dato il leggero aumento dei casi Covid, è opportuno approfittare della vaccinazione antinfluenzale per effettuare anche un richiamo vaccinale contro il Covid-19”.
Secondo Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, “Senza vaccini, la prossima stagione influenzale in Italia, visti i record registrati al momento in Australia, potrebbe essere più severa di quella appena trascorsa. Ma la copertura vaccinale resta ancora bassa e solo un italiano su 4 si vaccina. Di conseguenza, se un’epidemia simile a quella del 2024 si ripresentasse nel 2025, 15-20 milioni di italiani potrebbero essere contagiati, con un impatto significativo sul sistema sanitario”.