Hamilton si è raccontato in conferenza stampa. Una pausa estiva che gli ha concesso un reset importante. Malgrado l’andamento complesso nei primi due terzi stagionali, il britannico ha sottolineato i progressi con la monoposto e commentato le modifiche introdotte a Spa. Lewis è fiducioso e questo fine settimana potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti nella comprensione della SF-25.
La pressione di Lewis in Ferrari
Il talento di Stevenage ha avuto tempo di riflettere. Ha staccato completamente, trascorrendo tempo con famiglia e amici. Ha quindi analizzato i suoi punti deboli per poi individuare le aree dove fare meglio d’ora in poi. Una delle chiavi di lettura fondamentali in tale contesto è proprio ricordare che il divertimento e la passione per il proprio lavoro restano il motore principale della sua carriera.
L’inglese ha parlato delle “normali pressioni” che derivano dall’essere al centro di una delle squadre più grandi e iconiche della Formula 1. La combinazione di nuovi partner, impegni mediatici e integrazione in una squadra complessa come la Ferrari rappresenta una sfida quotidiana. Una parte naturale del suo lavoro e uno stimolo a migliorarsi più di quanto non abbia fatto sino ad ora.
La sua filosofia al proposito è piuttosto chiara: accogliere le sfide difficili per costruire basi solide per il futuro. Gli è stato pure chiesto se l’attuale condizione di sofferenza alla Ferrari, dove l’adattamento non è ancora quello corretto e il feeling con l’auto non è quello adeguato, abbia fatto parte del suo passato. E in effetti è proprio così. Lewis ha confermato che in diverse occasioni ha vissuto scenari del genere.
Per di più ha evidenziato come ogni suo successo sia passato attraverso battaglie complesse, momenti di adattamento e lavoro costante sul proprio stile di guida. Alla Rossa, Hamilton affronta nuovamente questa fase difficile, consapevole del potenziale della squadra e dell’importanza di accettare gli ostacoli come parte del percorso verso il successo. Un qualcosa che resta nel mirino del britannico.
Ferrari aiuta Lewis
Osservando il linguaggio del corpo dell’inglese in conferenza stampa, si notava una certa soggezione. O forse, per dirla meglio, la necessità di dimostrare le cose e smettere di parlarne solamente. Ed è proprio questa la volontà del pilota originario di Stevenage. Uno degli aspetti che sta rallentando Lewis sono le staccate e l’utilizzo del freno motore. Ferrari ha lavorato per accontentarlo modificando la SF-25 numero 44 secondo le sue esigenze.
Hamilton conferma tale scenario e, sebbene in maniera piuttosto lenta, sostiene che poco a poco sta crescendo in quest’ottica. È sulla strada giusta, insomma. Serve continuare con la messa a punto per estrarre sempre più rendimento dalla sua vettura e raggiungere il livello del compagno di squadra. Quel Leclerc che riesce a sfruttare meglio la monoposto grazie alla sua grande esperienza con la Rossa.
Al riguardo parla del fine settimana olandese, dove conta di fare qualcosa di più rispetto alle ultime due gare. La pioggia minaccia di far parte del weekend e, secondo Lewis, potrebbe rendere il tutto ancora più emozionante: una sfida maggiore e con più variabili. Obiettivo? Trovare quel feeling necessario che, sommato alle sue grandi capacità, gli possa consentire di inserirsi nella lotta che conta.
Non si parla più del futuro Ferrari, per ora
Lewis spende pure due parole sui dossier che lui stesso aveva menzionato tempo fa. Non li ricorda più… o forse preferisce non farlo. Dal suo sguardo, mentre ne parla, si nota la voglia di dimenticare questa parentesi. Con ogni probabilità il Cavallino Rampante gli ha consigliato di glissare su questo tema e, in effetti, forse, è meglio così. Per questo si limita nel commento sulla prossima annata con una approccio generalista.
La Federazione Internazionale sta lavorando a stretto contatto con le scuderie e i piloti, allo scopo di risolvere alcune delle problematiche prima dell’inizio del campionato. Una su tutte quella relativa alle power unit. Lewis è però convinto che all’interno di questo scenario sia impossibile accontentare tutte le parti in causa. Il “gioco” è proprio questo per il ferrarista, che nutre dubbi. Come andrà? “Non so… lo scopriremo”, conclude.
Nessun riferimento alla Ferrari che verrà, quindi. Se ne è parlato sin troppo, specialmente lui, che a maggio aveva già consigliato alla Rossa di pensare solamente al nuovo regolamento. Concentrarsi sul 2026, perché nella campagna agonistica in corso non c’era più la possibilità di vincere. Qualcosa è cambiato, almeno per il momento. Sembra ci sia più voglia di pensare al presente da parte del britannico. Domani ne sapremo qualcosa di più…