Andrea Tessitore, sua moglie Celine Sarda De Castilla e i loro tre figli si ritirano dalla frenesia della città per godersi l’estate dalla loro villa sull’isola di Pantelleria.
L’isola nera, del fuoco e del mare. È così Pantelleria, la “perla nera del Mediterraneo”, che attrae e respinge allo stesso tempo. Un’isola impervia ma ricca di segreti e di meraviglie da scoprire. Non è per tutti, ma non esclude nessuno. Forse questa frase racchiude il senso di tutto. Per Andrea, il proprietario di casa, questa isola rappresenta una pausa, uno spazio etereo dove riprendere fiato. «A Pantelleria il tempo non esiste, bisogna assecondare il ritmo di ogni cosa, di ogni processo, di ogni elemento», è un lungo percorso «e bisogna avere pazienza. Un bell’esercizio per chi ne ha molta poca come me». Infatti questa casa è frutto di un susseguirsi di attimi e di fasi. Un viaggio lungo vent’anni, che racconta l’evolversi di una storia d’amore che poi si è trasformata in una storia di famiglia.
Uno degli angoli più iconici della villa è quello in corrispondenza del passaggio a tutto sesto, quasi metafisico. Il vetro, riflettente, rispecchia la vegetazione del giardino e crea un suggestivo gioco di riflessi fra il dentro e il fuori. Il set di arredi dell’angolo relax è di Ethimo, della collezione Allaperto Urban.
Eller Studio – Serena Eller
La tenuta è un percorso fluido che si snoda fra gli edifici in pietra vulcanica e gli arbusti mediterranei. Un bellissimo giardino che affaccia sul mare.
Eller Studio – Serena Eller
Andrea e Celine con la famiglia al completo, nella villa sull’isola di Pantelleria.
Eller Studio – Serena Eller
Andrea e Celine, sospesi fra Milano e Parigi (senza dimenticarci di Torino), hanno trovato in Pantelleria il loro rifugio dal mondo. «Abbiamo costruito anno dopo anno un pezzetto alla volta di questo paradiso studiando le zone d’ombra, i percorsi e le specie vegetali più adatte al clima», ci raccontano. Ogni terrazza, ogni pietra, è frutto di uno studio attento e ponderato dei movimenti del sole e dei venti, che soffiano sull’isola. Celine ci racconta che «in questo angolo di isola non esisteva altro che un rudere agricolo» vista mare certo ma «che necessitava di un progetto architettonico di riqualifica, sotto tutti i punti di vista, per renderlo confortevole e abitabile dalla nostra famiglia». Oggi questa casa è un raccoglitore di emozioni, di amici, di momenti.