È stato presentato ieri a Civitanova il movimento “Il mondo al contrario”, gruppo che si riconosce nelle idee promosse dal generale Roberto Vannacci, racchiuse nell’omonimo libro uscito nel 2023. Dopo i circoli di Macerata e Tolentino, ecco Civitanova, il terzo presidio nella provincia maceratese, nato ufficialmente sulla scia delle prime fondazioni della scorsa primavera. Precisamente l’ottavo in tutta la regione oltre ai team di Ancona, Fermo, Montalto delle Marche, Folignano e San Benedetto.
“Noi siamo nati il 6 luglio — racconta Vincenzo Pizzicara, 68 anni, alla guida del team —. A livello nazionale siamo già 150 squadre, con l’obiettivo di inseguire ideali che siano di una destra più spinta rispetto alle logiche del vicepremier Antonio Tajani, e in linea con le direttive di Matteo Salvini (attuale ministro dei Trasporti, ndr)”. Il gruppo locale è stato dedicato a Lucio Quinzio Cincinnato, console e dittatore della Roma repubblicana del V secolo a.C., figura ricordata da Pizzicara “per lo spirito combattivo e per il senso del dovere al servizio della patria, chiamato per salvare Roma e, conclusa la missione in tempi rapidissimi, tornato ai suoi campi senza volere il potere”.
Il movimento si caratterizza per una struttura “orizzontale e senza gerarchie provinciali o regionali — precisa —. Facciamo tutto per passione e spirito di servizio, qui non ci sono ambizioni personali”. Tutti i team rispettano un manifesto di otto punti fondamentali, evidenziati anche nella presentazione pubblica: patria, sicurezza, sovranità, identità, difesa dei confini, famiglia, tradizioni e lavoro. “Tutti concetti che oggi sono messi troppo spesso in discussione”, spiega il 68enne leader.
Il prossimo evento nazionale è in programma allo Shada, domenica alle 17. Per l’occasione “si terrà una videoconferenza con il generale Vannacci e un dibattito incentrato soprattutto sulla sicurezza, anche dei giovani rispetto ai pericoli del web”. Seguirà quindi una mostra sui “patrioti mondiali” con ritratti, tra gli altri, di Viktor Orbán, Donald Trump e Marine Le Pen, rispettivamente premier ungherese, presidente Usa e leader di Rassemblement National (l’estrema destra francese).
Lorenzo Pastuglia