Dopo tanti tentativi, Ben O’Connor è riuscito a raddrizzare il suo Tour de France 2025. L’australiano si era presentato al Grand Départ con grandi ambizioni, ma lo sviluppo della sua corsa aveva preso subito una brutta piega, data la caduta patita nel finale della prima tappa, con annesse contusioni non facili da assorbire. Il portacolori della Jayco-AlUla è progressivamente uscito di classifica, riuscendo però a recuperare dalle botte e trovandosi in più di un’occasione nella mischia delle fughe a lunga gittata. Così è stato anche durante il tappone alpino, quando O’Connor ha provato più volte ad attaccare, vedendo ricompensati i suoi sforzi da una memorabile vittoria, in cima al Col de la Loze. 

Per l’australiano, che è stato secondo al Mondiale di Zürich 2024 e che in carriera è stato anche quarto nella classifica finale del Tour de France 2021, si tratta della vittoria numero 11 in carriera, la seconda di tappa alla Grande Boucle. “È speciale riuscire a vincere di nuovo al Tour – le parole di O’Connor nel dopotappa – La volta precedente, a Tignes, era stata una sorpresa, mentre in questo caso me la posso godere molto di più. Ho avuto una gran giornata e sono riuscito finalmente a sentirmi al massimo, dopo aver fatto tanta fatica nei giorni scorsi. Il mio ginocchio è completamente a pezzi, fa male e non credo andrà meglio da qui alla fine del Tour. Ma finalmente ce l’ho fatta”.

O’Connor era già andato vicino al successo nella tappa 10 del Tour 2025, quella vinta da Simon Yates: “Quel giorno è stato molto frustrante e quindi la vittoria di oggi è una soddisfazione ancora più grande. Quando vieni al Tour de France vuoi sempre vincere e di successi come questi non ne raccogli mai abbastanza. Stavolta temevo che dietro avrebbero iniziato a ‘tirare bombe’ e che mi avrebbero ripreso negli ultimi chilometri. Invece, si sono avvicinati, ma io avevo ancora energie. Una volta staccato Einer Rubio, ho pensato solo a non farmi riprendere. Quando ho sentito che, a 3 chilometri dalla fine avevo ancora 3′ di vantaggio, è stato bellissimo“.

L’australiano, che è riuscito a risalire al decimo posto della generale, racconta: “Sul Col du Glandon (la prima salita di giornata – ndr) ci ho provato, ma sono rimbalzato indietro e ho pensato che non fosse giornata. Poi ho visto attaccare Felix Gall e Primož Roglič e mi sono detto ‘vai, attaccati anche tu’. Lungo quella salita e anche su quella successiva, sono arrivato spesso vicino all’idea di rialzarmi, ma questi sono giorni in cui devi essere mentalmente resiliente e credere in te stesso. Ho proprio avuto bisogno di grande fiducia, sia da parte mia che da parte della squadra”.