Paolo D’Angelo29 ago 2025, 14:34
Ultimi aggiornamenti: 29 ago 2025, 14:34
L’allenatore della Roma presenta la sfida di campionato con il Pisa: queste le sue dichiarazioni
Gian Piero Gasperini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Pisa-Roma. Il tecnico ha detto la sua sul mercato e sulla situazione legata a Sancho. Di seguito le sue parole:
Ha avuto conferme dalla prima partita sui pregi e i difetti sul gruppo? Che cosa si aspetta dal mercato? “La cosa più importante è stata la risposta della squadra. In questi due mesi mi hanno sempre seguito, è tutto migliorabile ma si sono presentati con grande spirito e gli fa onore. E questa è la base. Siamo contenti di aver vinto contro un avversario ostico ma domani avremo una gara insidiosa. È una piazza che torna in A dopo tanti anni con tanto entusiasmo. Poi le indicazioni sulla squadra ci saranno di partita in partita. Il mercato sarà definitivo lunedì alle 20, almeno per 5 mesi”.
Oggi è arrivato Ziolkowski, un giudizio? È il settimo acquisto, quante ne servono per essere più forti? “Questo acquisto lo ha visto Massara e mi fido delle sue intuizioni perché è il suo mestiere. È un giovane che ha già esperienze, io l’ho visto in video ed è un profilo giusto da mettere dietro a Mancini. Avrà i dovuti spazi man mano e capiremo quale sarà la sua evoluzione. Ha dimostrato in questi inizi di essere un giocatore di livello. È uno che aiuta a completare la rosa, ho sempre pensato che la squadra per essere sostenibile – anche sotto al livello economico che mi riguardano tanto ma potrebbero riguardarmi meno – ha bisogno di giocatori del genere. E permette alla società di non guardare profili top nel mercato e di portare avanti dei profili del genere. Poi non so se spendi di meno perché ne prendi più, ma è una filosofia che ti rende sostenibile ed è bello crescere dei giocatori ma devi avere la base dietro. Poi con le prestazioni te lo dicono loro se sono pronti o meno. Si vede in allenamento ma anche come impatto nelle gare”.
È soddisfatto del reparto offensivo? “Non penso a nessun obiettivo, non è questa la base ma la base è costruire una squadra competitiva. Penso che oggi la nostra concentrazione vada totalmente sulla partita di domani. Troveremo una squadra disposta a fare di tutto per ottenere un risultato, poi ci sarà tempo per il resto”.
Quanti innesti ci dobbiamo aspettare? Come sta Dybala? “Domani il nostro attacco è formato da Ferguson, Dybala, El Shaarawy, Baldanzi, Dovbyk e Soulé. In più ci sarà Arena perché mi ha incuriosito. Questo è il nostro attacco e dobbiamo tirare fuori qualcosa per vincere la partita col Pisa”.
Alla fine Sancho che risposta ha dato? “Se hai il numero chiamalo. Sapete tutto, non so in questi giorni se ci sono margini. Non bisogna mai pregare nessuno. È sicuramente una possibilità perché può darci un valore aggiunto ma è anche una possibilità per loro, se entrano in questo tipo di pensiero le cose si sistemano. Se lo capisce ha senso oppure resterà dov’è. Non è un problema”.
Mourinho ed altri hanno dichiarato che esiste una Roma con e senza Dybala, ha questa sensazione? “Esiste una Roma poi Dybala è un valore aggiunto quando sta bene. È senza dubbio un grande giocatore, ha un piede sraordinario e non sono tanti quelli che creano un gap così importante ma la Roma deve avere una sua forza a prescindere dal singolo che poi può dare qualcosa in più”.
Che considerazione ha su Dovbyk? È ancora centrale, resterà? “Dovbyk si è fatto male subito poi con me è stato positivo come tutti. Si è impegnato moltissimo e ha cercato di svolgere gli allenamenti. Non ho alcun appunto da fare, mi aspetto da lui è che se gioca dall’inizio o no dovrà portare tutta la sua energia per cercare la vittoria”.
Dybala tatticamente impone delle attenzioni particolari nella fase di non possesso. “Non è un problema, va preso per le sue caratteristiche. Tutti nel calcio di oggi partecipano alla fase difensiva e nelle sue zone di campo deve essere utile in tutte le fase, altrimenti sarebbe un mezzo giocatore. Spero che lui diventi determinante sia per gol che assist. Ha le qualità migliori lì e non ci sono difficoltà di ruolo per nessuno, vanno sposate al meglio le qualità di tutti. Sabato abbiamo giocato con Hermoso a destra, lui non voleva neanche essere in ritiro. Tutti hanno dato una disponibilità straordinaria e non so quante volte Hermoso ha giocato a destra e lo ha fatto bene. È sicuramente un’emergenza ma vorrei che evidenziaste la disponibilità dei giocatori perché è la base per fare bene”.
Per lei Pellegrini è nel progetto? Pisilli dove lo vede in campo? “Pisilli è un centrocampista duttile, può giocare nei due o nei tre. Non lo vedo al posto di Ndicka. Ha delle caratteristiche evidenti e può giocare sia più basso che più alto. Poi lei mi può dire che lo preferisce da una parte o dall’altra. Pellegrini domani sarà convocato. Ha finito la fase di riabilitazione, si è allenato con la squadra. Ho già spiegato la difficoltà qual è e devono trovare la collocazione migliore. Pellegrini lo considero un ragazzo maturo, attaccato alla Roma e che è disponibile per la sua carriera a fare altre scelte. È un bravo ragazzo ed è attaccatissimo alla Roma ed ha voglia di giocare e di mettersi a disposizione per raggiungere i suoi obiettivi. Il problema è il contratto ma è pieno il mondo di questa storia. Io gli auguro il meglio se dovesse andare via ma ora mancano tre giorni. La sua disponibilità è totale. Quando arriveremo il 2 settembre ve lo dico se sarà ancora nei piani. Anche i giocatori hanno le loro esigenze. Per fortuna l’ho ereditata, la risolvano questa situazione”.
Gilardino ha detto che mette in difficoltà tutti. “È un giocatore che a me ha risolto tanti problemi, è stato un campione del mondo e lo ringrazio per le emozioni che mi ha fatto vivere. A Genova con me ha fatto 15 gol ed è bravo come allenatore, di solito i centravanti non fanno la carriera da allenatore. Ha riportato il Genoa in Serie A e ora l’ho visto domenica a Bergamo e il Pisa ha la sua identità e farà una grande carriera da allenatore”.
Il centrocampo della Roma è a posto numericamente? “Adesso ci sono delle priorità. Sono usciti tanti giocatori, sono arrivati 7 giocatori ma ci sono state 9/10 uscite. È una squadra che si riforma. Questo rimpasto ha bisogno di tempo, ma non è un alibi. Quello che puoi fare bisogna farlo subito. Ma non c’è più tempo da perdere”.
Lei ha avuto la percezione da dentro che le scelte siano state fatte in ritardo? “Voi dovete prendere le mie dichiarazioni virgolettate. Poi ognuno dà le sue opinioni. Io dico tante cose e non c’è bisogno di inventarne altre. Il girone di Europa League è bello tosto, ci sarà da battagliere subito. Lille e Stoccarda sono tra le migliori dell’Europa League. Il Midtjylland l’ho incontrato e abbiamo fatto fatica. In trasferta sono tutte belle in ambienti difficili. Ce la dobbiamo sudare da subito partita per partita. Se si può arriveremo nei primi 8, l’anno scorso il PSG era quasi fuori. Questa formula è particolare e non è pari per tutti e questo aumenta la parte aleatoria della classifica. Noi dobbiamo stare dentro ma non mi strappo i capelli se non arriviamo tra le 8. La vera competizione poi parte a marzo ma per me stare dentro è un obiettivo”.