di
Valentina Rorato
Secondo un ricerca di Yale, per massimizzare l’efficacia di questo farmaco è fondamentale la scelta del periodo stagionale in cui viene somministrato
La vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (Vrs) è una grande opportunità per proteggere i neonati da un’infezione acuta del tratto respiratorio inferiore, che può provocare la bronchiolite e la polmonite nei piccoli con meno di cinque anni ed è la prima causa di assistenza ambulatoriale e ricovero ospedaliero nei neonati. Secondo un nuova ricerca di Yale, pubblicata su Jama Network Open, per massimizzare l’efficacia di questo farmaco è fondamentale la scelta del periodo stagionale in cui viene somministrato. Quindi, non solo è importante vaccinare il piccolo, ma anche farlo al momento giusto.
Previene la malattia grave
Nirsevimab è un anticorpo monoclonale, ovvero una proteina in grado di legarsi a un bersaglio specifico, impedendo al Vrs di entrare nelle cellule umane. Previene la malattia grave nei bambini con meno di un anno nell’85% dei casi, ma secondo i ricercatori della Yale School of Medicine (YSM) è fondamentale sincronizzare la somministrazione con le epidemie stagionali, poiché l’efficacia dell’anticorpo monoclonale diminuisce tre mesi dopo la somministrazione.
Contagi e decessi: i numeri
Il virus respiratorio sinciziale è incredibilmente comune. Quasi tutti i bambini lo contraggono prima dei 2 anni, ma per alcuni può avere conseguenze gravi, anche mortali. A livello globale, ogni anno circa 1,4 milioni di bambini di età inferiore ai 6 mesi hanno bisogno di essere ricoverati a causa del virus e circa 27mila muoiono. In Italia, si stima provochi ogni anno 290mila casi d’infezione respiratoria acuta, 26mila ospedalizzazioni e 1.800 decessi in ospedale. Non colpisce solo i bambini: è la terza causa più frequente di malattia del tratto respiratorio negli adulti.
Anticorpo monoclonale a dose singola
Non esiste un trattamento mirato per il virus respiratorio sinciziale. Tuttavia, nel 2023, Food and drug administration (Fda), Agenzia europea per i medicinali (Ema) e Agenzia italiana del farmaco (Aifa) hanno autorizzato nirsevimab come primo anticorpo monoclonale a dose singola e a lunga durata d’azione per la prevenzione del Vrs nei neonati. In precedenza, palivizumab era l’unica opzione preventiva e richiedeva iniezioni mensili per mantenere il suo effetto protettivo. Questo vaccino, da ottobre 2024, è offerto gratuitamente ai neonati nel nostro Paese.
Raccolti i dati di tremila neonati
Oliveira e i suoi colleghi di Yale, per verificare la protezione della vaccinazione, hanno raccolto dati su circa tremila neonati che hanno ricevuto assistenza presso il Yale New Haven Health System per malattie respiratorie, tra ottobre 2023 e maggio 2024. Questa è stata, negli Stati Uniti, la prima stagione di Vrs in cui nirsevimab era disponibile e solo il 10% dei neonati coinvolti nello studio aveva ricevuto la vaccinazione prima di richiedere assistenza medica.
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Efficace all’85% nel prevenire il ricovero
L’indagine dimostra che 680 neonati sono risultati positivi al virus respiratorio sinciziale e 166 neonati, il 97% dei quali non era stato vaccinato con nirsevimab, sono stati ricoverati in ospedale. Nirsevimab si è dimostrato efficace al 68% circa nel prevenire l’infezione da virus respiratorio sinciziale nei neonati e all’85% per prevenire il ricovero, quindi la malattia grave. La ricerca di Yale dimostra inoltre che nirsevimab raggiunge il massimo della sua protezione dopo circa 2 settimane, mentre perde efficacia dopo circa 14 settimane dalla sua somministrazione.
Una finestra vaccinale più mirata
«Questo modello di efficacia calante è stato osservato in tutti gli esiti clinici», scrivono gli autori, sottolineando un’efficacia protettiva contro tutte le cause di infezioni delle vie respiratorie inferiori (49,4%) e contro tutte le cause di ospedalizzazione (79,1%) durante i mesi di punta della stagione del Vrs (novembre e dicembre 2023). I dati, consigliano i ricercatori, possono essere utili ai Governi per valutare una finestra vaccinale più mirata.
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27 agosto 2025
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