Oggi bere caffè è considerato un modo facile e incredibilmente piacevole per prendersi cura della propria salute. È anche stato dimostrato come riduca il rischio di mortalità per tutte le cause. Tuttavia, per molto tempo il suo consumo è stato associato a un rischio maggiore di sviluppare diverse patologie, soprattutto di natura cardiovascolare.
Sebbene il caffè venga inevitabilmente associato al suo contenuto di caffeina, è altrettanto vero che contiene una miscela di oltre 2.000 composti potenzialmente bioattivi. I componenti polifenolici presenti possono offrire proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, con effetti che includono la riduzione della neuroinfiammazione e la regolazione della sensibilità all’insulina, tra gli altri benefici.
Con un potenziale così ampio, non sorprende che il caffè sia diventato uno degli elisir che favoriscono la longevità. Non a caso, una recente ricerca pubblicata su Ageing Research Reviews conclude che il consumo quotidiano di caffè aggiunge in media 1,8 anni di vita in buona salute. In altre parole, il caffè aumenta la longevità e contrasta gli effetti dell’invecchiamento.
Il consumo quotidiano di caffè e i suoi sorprendenti benefici
E questo dato è sorprendente anche per i professionisti della salute. “È davvero curioso, ma quando lo studiamo ci colpisce molto il fatto che sia benefico. Non capisco come qualcosa di acalorico, una sostanza chimica, possa farci stare così bene”, afferma il dottor José Abellán.
“Se abusi o consumi molte sostanze chimiche, a meno che non si tratti di alimenti naturali, la maggior parte tende a fare danni. Tutti gli studi indicano che il caffè è positivo. Le persone che bevono caffè hanno migliori condizioni cardiovascolari, una salute cardiovascolare migliore”, aggiunge il cardiologo.
“Possiamo considerare – prosegue – tutte le possibili limitazioni, come il fatto che le persone che bevono caffè siano più sane o facciano più attività fisica, ma la realtà è che, anche quando analizziamo i dati in modo indipendente, con gli strumenti e gli studi a nostra disposizione, la conclusione è che il caffè fa bene”.
E se ti stai chiedendo qual è la dose giusta, il dottor Abellán assicura che fino a 5 tazze al giorno rientrano nei limiti ragionevoli. “L’equivalente di circa 450 milligrammi di caffeina al giorno, che corrispondono a 4 o 5 tazze di caffè normale. Ha un effetto che aumenta temporaneamente la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, ma nel contesto di uno stile di vita sano tutto indica che sia positivo”, conclude lo specialista.
Naturalmente, nel caso di donne in gravidanza o in fase di allattamento, l’assunzione di caffeina dovrebbe essere ridotta a 200 mg al giorno e, ovviamente, chi non tollera questa sostanza dovrebbe optare per le versioni decaffeinate, che offrono comunque benefici.
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