Sarà Camilla Mancini, figlia dell’ex ct azzurro Roberto Mancini, ad affiancare Barbara Palombelli, nella nuova edizione di Forum, nel tradizionale ruolo di valletta-assistente. Come racconta l’Adnkronos, Palombelli ha scelto Camilla dopo aver letto i suoi due libri Sei una farfalla e Libera di essere me. Classe 1997, la ventisettenne per via di una complicazione durante il parto convive fin dalla nascita con una mobilità leggermente ridotta di una parte del volto. Lo ha raccontato lei stessa nei suoi libri, dove la narrazione si sofferma anche sugli episodi di bullismo di cui è stata vittima negli anni della scuola, quando – come scrive in Libera di essere me – «altri bambini hanno iniziato chiedermi: “Perché sei diversa? Perché hai la bocca storta?”. (…) A volte, prima di iniziare un gioco venivo fermata. Mi dicevano: “Eh, no, Camilla, tu non puoi perché sei diversa”. Mi arrivava addosso un gran colpo. Che mi mozzava il fiato. Non rispondevo, non reagivo. Mi sentivo paralizzata dalla paura. Ma la paura non era il peggio. Perché poi arrivava quell’altra cosa. La sensazione di essere sbagliata. E sporca. Sì, mi sentivo sporca. (…) Crescendo, tutto è diventato più sottile, più sussurrato. Ma non per questo meno feroce».

Dopo l’uscita del suo primo libro Camilla ha iniziato a raccontare la sua storia, con coraggio, anche sui social e davanti alle telecamere. Ospite del programma Da noi…a ruota libera, dove aveva concesso la sua prima intervista televisiva, aveva spiegato: «Durante il parto ho avuto una complicazione, e sono nata con una paresi facciale che ha provocato un’asimmetria al viso: il lato destro ha una mobilità ridotta rispetto al sinistro». In studio la giovane autrice si era commossa solo quando era stato trasmesso un videomessaggio di suo padre Roberto: «Volevo dirti che sono felice di avere una figlia come te, per la tua intelligenza e il tuo percorso. Stai affrontando questo momento con entusiasmo e determinazione, qualità che non ti sono mai mancate. Ogni giorno è un’opportunità per scoprire nuove parti di te stessa, e sappi che sono qui per sostenerti sempre. Complimenti per il tuo libro, è bellissimo. Sono davvero orgoglioso di te».

Poi, nel novembre del 2024, Camilla con un toccante monologo a Le Jene era tornata ad affrontare il bullismo vissuto fin da bambina: «Stasera voglio immaginare che questa telecamera sia uno specchio e guardarmi dritta negli occhi, anche se non è facile. Per anni ho combattuto contro la mia immagine, evitando di guardarmi, ma adesso voglio provarci. Vedo me, Camilla, e vorrei dirle: “Sorridi, sei coraggiosa”. Non te l’ho mai detto perché ero troppo severa, avevo un’idea di perfezione che – adesso lo so – era irraggiungibile. Non temere, andrà tutto come deve andare: alcuni sogni li stai realizzando, altri andranno in frantumi, ma ne basta uno per provare una gioia immensa. So che il tuo istinto è quello di stare al tuo posto, nell’ombra, ma non va bene, come non va bene subire quello che ti ha accompagnato sin da quando avevi sette anni. È brutto scoprire quanto possono far male le parole: “Non puoi giocare con noi”, “Sei diversa”, “Perché hai la bocca così?”. Non esiste privilegio che sia più forte del dolore, né cognome, vantaggio o scudo che possa proteggere dalla sofferenza. Ma tu devi dire “Grazie” anche a quelle persone perché ti sei disperata senza però mai arrenderti». Il monologo si era concluso con parole piene di forza e speranza: «Sono libera. Mi chiamo Camilla Mancini e sono bella e sono coraggiosa. Me lo dico da sola. E va bene così».

Ora la ragazza sta per approdare a Forum. Perché Barbara Palombelli ha «letto i suoi libri» e si è «innamorata della sua storia». La stessa conduttrice lo ha spiegato all’Adnkronos, aggiungendo: «La storia di Camilla verrà raccontata in trasmissione, abbiamo preparato una clip di presentazione con lei che racconta il suo percorso. Lei farà parte del gruppo di ragazzi che il pubblico già conosce. Quest’anno parleremo molto dei temi dell’adolescenza, dello stigma della malattia, del diritto alla salute. Nei suoi libri c’era tutto questo».