La scienza guarda avanti e lo fa da Venezia, dove dall’8 al 10 settembre prenderà il via la dodicesima edizione della Summer School di Motore Sanità, evento di riferimento per il futuro della medicina, dell’innovazione tecnologica e della governance sanitaria. Una tre giorni intensa, che trasformerà la Sala San Domenico dell’Ospedale SS. Giovanni e Paolo in un laboratorio di idee, confronto e soluzioni per una Sanità italiana più equa, moderna e sostenibile.
Il titolo di quest’anno è eloquente: “The Future of Life Sciences. Progressi in Medicina”. L’obiettivo? Mettere attorno allo stesso tavolo decisori pubblici, medici, ricercatori, aziende, esperti di policy e stakeholder, per discutere non solo delle scoperte che stanno cambiando il volto della medicina, ma soprattutto dei modi per rendere queste innovazioni accessibili a tutti.
“Non possiamo più permetterci di rincorrere il futuro. Dobbiamo costruirlo”, ha dichiarato Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità. Una frase che riassume lo spirito dell’evento: fare sistema, unire le competenze e creare un ponte tra la ricerca e la vita reale dei pazienti.
Una sanità che cambia: dal digitale al biologico
Il programma della Summer School 2025 è fitto e ambizioso: si parlerà di medicina di precisione, intelligenza artificiale, sanità digitale, biotecnologie, prevenzione, malattie rare, gestione delle cronicità e innovazione organizzativa. Focus su temi caldi come il diabete, l’obesità, l’HIV, l’ipoparatiroidismo, la BPCO, le fratture da fragilità nella popolazione anziana e la sanità territoriale.
Non mancherà l’analisi delle criticità del Servizio Sanitario Nazionale, tra carenza di personale, disuguaglianze regionali, sottofinanziamento e difficoltà di accesso ai farmaci innovativi. In particolare, si rifletterà sui nuovi strumenti dell’AIFA e sul ruolo delle Regioni per snellire i processi decisionali, accelerare l’accesso e garantire una sanità realmente universale.
Il messaggio: non c’è più tempo da perdere
La Summer School di Motore Sanità lancia un messaggio chiaro al Paese: la Sanità non può restare indietro. L’innovazione non è più una promessa, è una realtà da governare con coraggio e visione. Serve una nuova alleanza tra scienza, istituzioni e cittadini, capace di ridurre le disuguaglianze, ottimizzare le risorse e valorizzare il potenziale della tecnologia e della biologia.
“La salute non può essere lasciata alle sole regole del mercato”, ammonisce ancora Zanon. “Serve una governance nazionale forte e una rete capillare che renda il diritto alla cura effettivo, ovunque e per chiunque”.