Un filo collega la pallavolo palermitana ai campioni di Scandicci con un’affiliazione di prestigio, un salto in avanti che mette in primo piano lo sviluppo programmatico del settore giovanile. La Junior Volley Academy, giovane società pallavolistica palermitana militante in Serie C con la prima squadra e già titolata a livello giovanile, entra a far parte del mondo Sdb Volley Scandicci diventando società affiliata della Savino Del Bene Volley. Una prima volta assoluta per la Sicilia, con la società gialloviola palermitana che diventa così la prima siciliana ad affiliarsi ai già campioni della Challenge Cup e della prestigiosa Coppa CEV, l’anno scorso semifinalista scudetto e vice campionessa d’Europa.
Un accordo, quello siglato tra le due società, che porta con sé diverse opportunità di crescita e non solo per la realtà palermitana: in primis l’accesso a percorsi di formazione tecnica riservati allo staff gialloviola, così come la possibilità di assistere agli allenamenti della prima squadra e del settore giovanile della formazione militante in Serie A1. E ancora, la partecipazione a iniziative ed eventi promossi dalla società toscana e, soprattutto, la possibilità di valutare e sottoporre a provino le atlete tesserate per la società siciliana.
“Siamo orgogliosi – dice il presidente di Jva, Dario Dragna – di entrare in contatto con il mondo della Savino Del Bene Volley. Restare vicini a professionisti di alto livello e investire sulla formazione rappresenta un passo fondamentale per la crescita della nostra società e delle nostre atlete. Questa affiliazione è per noi un importante passo e al tempo stesso uno stimolo a proseguire, con rinnovato impegno, il nostro percorso di crescita sportiva e organizzativa”.
“La collaborazione con la Savino Del Bene – aggiunge il Responsabile del settore giovanile gialloviola, Andrea Siino – permetterà alla Junior Volley, ed in particolare a tutto il nostro staff tecnico, di crescere insieme ad una realtà tra le più importanti nel panorama italiano ed internazionale. Come società crediamo molto nella formazione, che a nostro parere non può limitarsi ai corsi di aggiornamento organizzati nell’ambito delle attività federali, ma deve essere un processo di continuo aggiornamento e confronto con professionisti della materia”.