Con elementi originali risalenti all’inizio del XX secolo, l’appartamento di 79 metri quadrati aveva già un innato senso di eleganza d’antan con un grande camino, dettagli in legno scuro, imponenti finestre a golfo e un piccolo balcone privato immerso nella vite rossa. Ma nelle mani di Mayden, anche le decisioni più piccole sono diventate opportunità per migliorare il carattere esistente della casa, anziché cancellarlo. Per la trentenne – che si è trasferita da Los Angeles a New York nel 2021 e si è imbattuta in questo spazio poco dopo – arredare è diventato un esercizio quotidiano per creare e coltivare la bellezza.

Talia Mayden siede nel suo salotto, circondata da oggetti di seconda mano, dalle classiche sedie Barcelona di Knoll alle applique in ferro forgiato di Pottery Barn, tutti trovati su Facebook Marketplace.

La collezione d’arte di Mayden spazia dagli schizzi di amici a opere trovate nei mercatini. Alcuni pezzi svolgono un ruolo funzionale nel design della stanza: Un quadro di Lonnie Leonard sulla libreria nasconde giochi da tavolo, una borsa per la macchina fotografica e altri oggetti che Mayden preferisce tenere lontani dalla vista.

“Mi sono sempre considerata un’artista”, dice Mayden, “ma con l’avanzare dell’età la mia vita quotidiana è stata molto meno creativa di quanto immaginassi. È stata una sorta di crisi d’identità: sono davvero un’artista? Ma poi torno a casa e trovo questa visione che ho realizzato”. Una componente di questa visione consisteva nel nascondere elementi standard, come le placchette di plastica che si trovano comunemente nelle case in affitto a New York. Le pareti bianche della camera da letto, decisamente poco romantiche, sono state dipinte in in un intonaco a calce bordeaux, mentre gli armadietti anonimi della piccola cucina hanno ricevuto una mano di vernice luminosa fra il rosa chiaro e il lampone.

Per completare l’estetica prebellica dell’edificio, Mayden ha evitato di acquistare dalle grandi aziende, arredando l’appartamento quasi interamente con pezzi vintage e di recupero. Si definisce dipendente dal Marketplace di Facebook, che dispensa consigli per scovare tesori di seconda mano su Tiktok e in Substack, ha concentrato la sua ricerca su materiali accattivanti e pezzi unici.