L’Asl acquista 80.500 dosi di vaccini per fronteggiare la sindrome influenzale prevista per la stagione 2025/2026 per un approccio vaccinale che punterà in special modo su bambini e adolescenti, considerati driver di trasmissione. Un approvvigionamento di notevole entità che ha un costo complessivo di 900.000 euro ed è destinato a over 60, pazienti fragili con comorbilità e in trattamento con immunosoppressori, bambini da sei mesi a sei anni, donne in gravidanza e operatori sanitari.

APPROFONDIMENTI

La preparazione delle dosi è stata effettuata per sconfiggere la varianti dei ceppi virali A (H1n1), A(H3n2) che avevano circolato già nella precedente stagione, con una sintomatologia decisamente importante e debilitante.

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L’influenza stagionale, che interesserà la fine del 2025 e il 2026 si preannuncia abbastanza “tosta”, in base alle previsioni degli esperti, e sarà caratterizzata da virus che subiscono continue mutazioni e danno origine a nuovi ceppi in grado di eludere l’immunità preesistente nella popolazione.

I numeri

Le stime al riguardo arrivano direttamente dall’osservazione dei dati registrati in Australia dove c’è già stato un aumento del 70% dei casi, rispetto all’anno precedente che lascia presagire un incremento di casi anche gravi. L’obiettivo è quello di vaccinare la più ampia fascia degli aventi diritto ma anche del resto della popolazione per evitare che si vada in pronto soccorso in seguito alle complicanze della sindrome influenzale. L’anno scorso, gli accessi al Pronto soccorso del Rummo, per le polmoniti conseguenti all’influenza sono aumentati di oltre il 10% e sono contituati fino alla primavera inoltrata, mentre per i bambini in tenera età è stata registrata una forte incidenza di bronchioliti come conseguenza dell’influenza A.

Come tutti gli anni, i medici di famiglia saranno sicuramente in prima linea sia per la somministrazione delle dosi che per garantire le corrette informazioni e raccomandazioni ai loro assistiti. Il ministero della Salute ha già definito le linee guida per la prevenzione dell’inlfuenza 2025/2026, ponendo particolare attenzione al mondo dei giovanissimi, dei giovani e all’ambiente scolastico. Infatti, il ministero ha identificato nei bambini il principale driver di trasmissione dei virus influenzali, stabilendo di dover intervenire in modo strategico in questi contesti per contenerne la diffusione. Per questo, è di vitale importanza dare priorità assoluta ai piccoli nella fascia di età compresa tra sei mesi e sei anni, con protocolli specifici che prevedono la somministrazione di due dosi a distanza di almeno quattro settimane nei bambini al di sotto dei nove anni che non sono mai stati vaccinati. La strategia ministeriale include anche la vaccinazione sotto forma di spray nasale per la fascia di età compresa tra i 2 e i 18 anni, offrendo un’alternativa meno invasiva alla somministrazione tradizionale.
l.d.c.