Diretta dalla regista Atefeh Jalali, Ajar è un’opera breve sulla libertà e il diritto di scelta delle donne iraniane. Un’opera originale WeShort da vedere subito.

Storie che lasciano il segno.

Con questo obiettivo prosegue la partnership tra WeShort e Coming Soon, ovvero valorizzare il cinema breve attraverso una nuova sinergia editoriale e distributiva mainstream. L’obiettivo è quello di dare voce alle storie più urgenti e autentiche del nostro tempo, raccontate con il linguaggio potente e immediato del cortometraggio.

È in corso l’82esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia ed è proprio in questa manifestazione internazionale che è stato presentato lo scorso anno il cortometraggio intitolato Ajar. La storia racconta di una donna e un uomo che hanno una relazione extraconiugale e trascorrono la notte insieme nell’abitazione di lei. Quella stessa notte, però, la moglie dell’uomo viene arrestata durante una manifestazione e nella relazione tra i due protagonisti della storia qualcosa inizia a cambiare.

Ajar è un cortometraggio drammatico della durata di 13 minuti, scritto e diretto da Atefeh Jalali e interpretato da Ebrahim Azizi e Masoomeh Iranshahi.
In concorso nella sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia del 2024, il cortometraggio è stato presentato in assenza della regista e degli attori perché è stato impedito loro di lasciare l’Iran, per via del tema politico trattato nella storia. In rappresentaza di Ajar, erano presenti Alex Loprieno per WeShort e i co-produttori spagnoli Nestor Lopez e Pilar Sancho per Filmakers Monkeys (ritratti nella foto in basso sul red carpet del Lido).
Oltre a quello di Venezia, l’opera è stata selezionata da altri festival cinematografici internazionali come Seattle, Huesca e Malaga.

Per vedere gratuitamente Ajar, con un breve break pubblicitario, è sufficiente avviare il player qui sotto.

Ajar: chi è la regista Atefeh Jalali

Atefeh Jalali è nata a Mashhad, in Iran, nel 1985. Ha conseguito un Master in Intelligenza Artificiale presso l’Università di Tabriz. Tra il 2014 e il 2015 ha frequentato corsi di sceneggiatura cinematografica presso il rinomato Istituto Karnameh. Successivamente ha arricchito le proprie competenze nel campo del cinema seguendo corsi di regia nello stesso istituto negli anni 2021 e 2022. Nel biennio 2017-2018 alcuni suoi racconti brevi sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista letteraria Barge Honar. Nel 2024, a Teheran, ha realizzato Ajar, cortometraggio che rappresenta il suo esordio dietro la macchina da presa.

“Molti anni fa, in una delle sessioni del corso di sceneggiatura, l’insegnante ha portato alla nostra attenzione i film in cui eroe e antieroe sono la stessa persona. Ho continuato a pensarci finché non ho scritto questo film” spiega Atefeh Jalali a proposito di Ajar. “È un film su una donna che non riesce ad abbandonare una relazione che le fa male, e l’unico ostacolo alla propria libertà è dentro di sé. Ciò che le dà il coraggio di soddisfare questo bisogno è il movimento di liberazione di un’altra donna. Negli ultimi anni le donne iraniane hanno dato vita a un movimento che non ha nulla a che fare con quelli politici maschili. È piuttosto un movimento civico per la libertà e il diritto di scelta. Un movimento che un certo giorno sarà anche arrivato in strada, ma che per certe donne era in corso dentro casa da molto tempo, e si era fatto strada in molte altre case mettendo in discussione le strutture tradizionali e la normalizzazione del predominio maschile”.