Le barriere e i sistemi di sicurezza Boplan arrivano in Italia, anzi in Toscana, portate da Neri Sottoli e dal Comitato regionale della FCI. La notizia è atterrata nella posta elettronica ed è sembrata subito di grande interesse.
«Per la nostra azienda, storicamente legata al ciclismo – ha dichiarato Stefano Baronti, amministratore dell’azienda – questo progetto rappresenta una missione di responsabilità: contribuire in modo concreto alla tutela degli atleti e al miglioramento della sicurezza delle competizioni».
I totem davanti allo spartitraffico sono ben visibili e ammortizzano in caso di urto (foto ZLM Tour)
Posto davanti alla transenna, l’elemento Boplan evita l’impatto con il metallo
I totem davanti allo spartitraffico sono ben visibili e ammortizzano in caso di urto (foto ZLM Tour)
Posto davanti alla transenna, l’elemento Boplan evita l’impatto con il metallo
Un sistema integrato
Non solo transenne (che per ora in Toscana non arriveranno). Fra le soluzioni Boplan ci sono anche i totem per coprire gli spartitraffico e neutralizzare tutte le… barriere architettoniche che fanno delle strade moderne un percorso a ostacoli per chi va in bicicletta.
Le soluzioni Boplan che arriveranno in Italia verranno utilizzate in oltre 300 eventi l’anno, tra cui cinque gare professionistiche come il GP Industria & Artigianato, la Coppa Sabatini, il Giro della Toscana e il Trofeo Oro in Euro. Inoltre verranno utilizzate anche nelle competizioni giovanili e amatoriali, dato che all’operazione, come detto in avvio, partecipa anche il Comitato regionale toscano della Federazione.
«Siamo pronti a una collaborazione intensa – ha dichiarato nel comunicato ufficiale Luca Menichetti, presidente FCI Toscana – che innalzerà in maniera decisiva il livello di sicurezza delle gare. Boplan Sport e Neri Sottoli portano competenze ed esperienza di grande valore per il ciclismo toscano».
Alla Scheldeprijs del 2021 fotografammo per la prima volta le barriere di Boplan
Alla Scheldeprijs del 2021 fotografammo per la prima volta le barriere di Boplan
Dall’industria al ciclismo
Facemmo la conoscenza delle barriere Boplan alla Scheldeprijs del 2021. Avevamo ancora negli occhi la terribile caduta di Jakobsen al Tour de Pologne del 2020, quando il corridore olandese aprì le transenne finendo fuori dalla sede stradale. Vedere le barriere in termoplastica dell’azienda belga fu una epifania. Nessuna soluzione di continuità fra un elemento e l’altro e l’altezza tale da impedire a qualche tifoso buontempone di sporgersi troppo e colpire i corridori con il telefonino, cercando la foto del secolo.
Trattandosi di un’azienda belga, Flanders Classics aveva già iniziato a servirsene regolarmente (in apertura l’azione vincente di Pogacar al Fiandre). E anche Boplan, da noi interpellata, ci spiegò tramite Bram Robichez (Marketing ed E-commerce manager) come fossero nate le varie soluzioni. Protezioni nate per la sicurezza industriale e poi esportate nel ciclismo per la passione dell’Amministratore Delegato Xavier Ramon e di molti dei dipendenti. Ci parlarono anche della possibilità di avere collaborazioni con gli organizzatori interessati. Il Tour de Pologne aderì praticamente subito.
Luglio 2021, Agata Lang sigla la collaborazione con Boplan per il Tour de Pologne
Luglio 2021, Agata Lang sigla la collaborazione con Boplan per il Tour de Pologne
Boplan e Neri Sottoli
Incuriositi dalla scelta di Neri Sottoli, abbiamo contattato direttamente Stefano Baronti. Suo padre Giuliano, scomparso ormai tre anni fa, era un vero motore del ciclismo nella zona di Lamporecchio. Oltre alle varie squadre di Citracca e Scinto, non fece mai mancare il supporto agli eventi sul territorio e la sua opera ha trovato continuità in quella di suo figlio.
«Eravamo in contatto con Boplan – spiega – a livello industriale, sviluppando dei sistemi di protezione all’interno e all’esterno degli stabilimenti e dei nostri magazzini. Per questo è stato abbastanza semplice estendere il livello della collaborazione. Da dieci giorni abbiamo ricevuto la fornitura per coprire un’attività doppia, forse anche tripla. La collaborazione esclusiva consente a noi l’uso dei materiali, in cambio della visibilità per il progetto».
Il totem è alto 2,4 metri, ha un Gps che lo rende individuabile e un segnalatore acustico e luminoso
Il totem è alto 2,4 metri, ha un Gps che lo rende individuabile e un segnalatore acustico e luminoso
Due richieste parallele
Al momento, ci dice Baronti, le transenne non fanno parte della fornitura. «Non abbiamo voluto entrare in collisione con chi da anni – spiega – si occupa dell’installazione delle transenne, quindi per ora l’interventi si riferisce alle altre soluzioni. La singolarità sta nel fatto che il Comitato toscano si era mosso in autonomia e quando Boplan ha visto che gli erano arrivate due richieste dalla Toscana, ha scelto la modalità della fornitura. Per cui quello che faremo da settembre sarà raccogliere le richieste degli organizzatori interessati e le forniremo in base alla disponibilità».
Davvero un bel passo nel segno della sicurezza. Ci si può lamentare quanto si vuole per le condizioni delle strade, ma fare tutto il possibile per tenere lontani i pericoli è quello che può far dire agli organizzatori di aver dato il massimo per la loro parte. Se a Molino dei Torti ci fossero state le transenne Boplan, forse Giovanni Iannelli avrebbe avuto un destino diverso.