COSENZA C’è chi segna il 31 agosto sul calendario perché finisce il contratto d’affitto, chi perché deve tornare a scuola, e poi ci sono loro: quelli che il 31 agosto lo celebrano come si farebbe con un rito laico, un piccolo capodanno emotivo. Gente che ogni anno, puntuale come un temporale estivo, rispolvera “Guardia ‘82”, la canzone di Brunori Sas che ha fatto di questa data un vero culto collettivo. Il suo verso ormai iconico – “il 31 d’agosto c’è una storia che nasce e un’estate che muore” – è diventato una specie di mantra per i nostalgici di mezza Italia.
E così eccoci qui, 31 agosto 2025, nel pieno di un’altra transizione: l’estate che se ne va, e con lei le illusioni, i mojito annacquati, le promesse fatte sotto il sole, e magari anche qualche amore che sembrava eterno, per almeno dieci giorni. È il giorno perfetto per tirare fuori la chitarra, un vinile impolverato o semplicemente gli auricolari, e lasciarsi colpire in pieno petto da quella frase e da quella canzone. Perché tutti abbiamo avuto un 31 agosto.
Ma il 31 agosto non è più solo una data malinconica: è diventato un evento, una specie di “Brunori Day”, o addirittura “San Brunori”, come lo chiamano affettuosamente molti fan (e su cui lo stesso cantautore ironizza da sempre).
Un culto laico della malinconia, celebrato con storie, post Instagram e cori da concerto. Perché in un mondo dove c’è una giornata mondiale per ogni cosa, i fan del cantautore cosentino hanno deciso di festeggiare la fine. Di un’estate, di un momento, di una versione di loro stessi.
E a proposito di momenti memorabili: Brunori Sas, alias Dario Brunori, ha appena vissuto un anno da incorniciare. Dopo aver conquistato Sanremo 2025 con L’albero delle noci, aver fatto registrare il tutto esaurito nei palasport e nelle piazze italiane, e aver fatto vibrare il Circo Massimo di Roma a giugno (a ottobre sarà all’Arena di Verona), ora è pronto a portare la sua musica oltre i confini nazionali.
Dal 5 dicembre parte infatti il suo primo tour europeo – “Brunori in Europa – Live Tour 2025” – che toccherà Barcellona, Londra, Bruxelles, Parigi, Berlino, Zurigo e Lugano, chiudendo in bellezza poco prima di Natale.
Nel frattempo, tra Dischi d’Oro, sold out e una rinnovata attenzione per il suo album “Vol. 3 – Il cammino di Santiago in taxi”, il cantautore che vive a San Fili è riuscito a fare ciò che pochissimi artisti italiani riescono a fare: essere amato con la stessa intensità sia nei teatri che nelle piazze, nei cuori dei ventenni quanto in quelli dei cinquantenni.
Oggi, però, non si parla di dischi e di numeri. Oggi c’è spazio solo per quella strana malinconia che ti pizzica lo stomaco, di quando ti accorgi che qualcosa è finito, anche se non sai bene cosa. È il 31 d’agosto. Una storia nasce, un’estate muore. E Brunori Sas ci canta sopra, con la semplicità di chi ha capito che le cose importanti si dicono sottovoce. Buon Brunori Day a tutti. E lunga vita alla malinconia. (f.v.)
L’illustrazione nella foto di copertina è di Giuseppe Talarico (giuseppetalarico.it)
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