Per la valle Anzasca è come se Cornelia Bonardi fosse il personaggio dell’anno. Con una cerimonia alla Kongresshaus le è stato conferito dalla sezione Cai l’XI premio Macugnaga Monte Rosa. La motivazione è per l’impegno e la dedizione alla diffusione della cultura in montagna».

La trentunenne, di nascita milanese e da più di dieci anni abitante del borgo alpino, dopo essere stata fin da bambina assidua villeggiante, da novembre è libraia d’altura con il «Parnaso del Rosa». Il massiccio della Grecia centrale, per il mito casa di Apollo e delle muse, fa il paio con il più imponente d’Europa nel nome dell’attività che ha aperto nove mesi fa. Le piace chiamarlo «caffè letterario», libreria in cui si servono colazioni e merende.

Dodici i posti a sedere all’interno e nella bella stagione ci sono otto tavolini sul dehors all’ingresso del negozio, dove organizza incontri con scrittori.

Così Cornelia ha coronato il suo sogno di ragazza, con laurea in lettere alla Statale di Milano, tirocini in biblioteca a Domodossola, Verbania, all’archivio di Stato.

«Per realizzarlo ho messo da parte risparmi, guadagnati con tanti lavori stagionali a Macugnaga, ho chiesto un prestito in banca e ho fatto pratica al bookshop di Mondadori in piazza San Vittore a Intra» racconta Cornelia, con a fianco Lorenzo, il compagno, ricercatore e formatore nel campo delle energie rinnovabili. Quando non è in missione per lavoro a Roma o in Africa, l’aiuta con la libreria-caffè.

Cornelia Bonardi titolare del Parnaso del Rosa premiata cai 2025 con marito Lorenzo Vilona

 

In queste settimane di alta stagione, in cui si fa orario continuato, dietro il bancone, soprattutto per aprire alle 7,30 con le brioche calde, ci sono le amiche Emma e Gabriella. L’impresa di Cornelia è una sfida che in effetti ha qualcosa di mitologico e i 400 concittadini gliel’hanno riconosciuto.

«A loro va soprattutto il mio grazie: non mi hanno lasciata mai sola. Devo essere sincera: fin qua le cose sono andate meglio di quanto potessi prevedere. In questi primi nove mesi di attività c’è stato un solo giorno, in cui non ho venduto neanche un libro» dice.

Quello che più le chiedono – riporta – sono storie alpine, thriller, narrativa contemporanea, ma anche classici. «Rinunciano a ordini su Amazon, è vengono da me, anche se io ci metto qualche giorno in più ad averli in negozio: come non essere grata?» continua Cornelia Bonardi. Emozionata, timidamente orgogliosa e tanto contenta del riconoscimento che le è stato conferito: «Per l’aggiudicazione del premio ci affidiamo a Teresio Valsesia, socio e profondo conoscitore del territorio e della cultura di montagna» riporta Davide Rabbogliatti, presidente del Cai Macugnaga, che alla Kongresshaus ha proposto, dopo la premiazione, il primo appuntamento della rassegna «Macugnaga Monterosa Est film festival», che ha l’ultima data sabato 6 settembre.