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Il Cremlino starebbe costruendo una narrazione artificiale di successo militare, amplificando le cifre delle conquiste territoriali per convincere l’opinione pubblica e i governi occidentali che la vittoria russa in Ucraina sia solo questione di tempo.

Lo sostiene l’Institute for the Study of War (ISW), secondo cui i numeri diffusi dal capo di Stato Maggiore russo Valery Gerasimov il 30 agosto sarebbero gonfiati di almeno un terzo.


APPROFONDIMENTI

I numeri della Russia

Secondo Gerasimov, dall’inizio di marzo 2025 le forze di Mosca avrebbero conquistato 3.500 chilometri quadrati e 149 insediamenti, avanzando in particolare nell’oblast’ di Sumy, oltre che nelle regioni già parzialmente occupate di Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhia.

Ma le verifiche indipendenti dell’ISW ridimensionano queste affermazioni: l’avanzata effettiva sarebbe di circa 2.346 chilometri quadrati e 130 insediamenti, ossia 1.200 km² e 19 villaggi in meno rispetto ai dati ufficiali.

Isw: dati gonfiati

Anche altre dichiarazioni russe appaiono gonfiate, secondo l’Isw: mentre Gerasimov rivendica il 50% del controllo su Kupyansk, gli analisti americani stimano che Mosca abbia preso solo il 6,3% della città.

Alcuni villaggi citati come già conquistati non risultano sotto occupazione.

Nella stessa direzione, il ministro della Difesa Andrei Belousov ha parlato di avanzate mensili tra i 600 e i 700 chilometri quadrati: le stime ISW si fermano invece tra 440 e 500.

Le perdite “ignorate” da Mosca

Dietro la retorica dei numeri, per l’Isw il Cremlino tace sulle perdite. Secondo i dati raccolti da Meduza e Mediazona, basati sul Registro dei casi di eredità russo, nel 2024 sarebbero morti almeno 93.000 soldati, quasi il doppio rispetto al 2023. Solo nei primi otto mesi del 2025 i caduti stimati sarebbero già 56.000. Si tratta di cifre probabilmente incomplete, poiché i dati ufficiali sugli eredi vengono aggiornati con ritardo, ma l’andamento segnala un’accelerazione dei decessi legati al conflitto.

Gli analisti evidenziano inoltre che i guadagni territoriali russi restano minimi se confrontati con le perdite: dal 2024 in poi i progressi sono stati lenti, ottenuti spesso con piccoli reparti su veicoli leggeri e infiltrazioni tattiche, ma senza la capacità di consolidare le posizioni conquistate.

Strategia della propaganda

L’ISW sottolinea come il Cremlino stia puntando su una campagna informativa basata su numeri roboanti per rafforzare l’idea di un avanzamento continuo e inevitabile, con l’obiettivo di spingere l’Ucraina e i suoi alleati occidentali a considerare insostenibile la resistenza. Una strategia che ignora deliberatamente i costi umani e militari di questa guerra. «Presentare la vittoria come inevitabile non la rende tale», conclude il rapporto.


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