È la prima stagione con Pramac impegnato su due fronti. Accanto alla MotoGP, con il non semplice passaggio a Yamaha, ha preso il via anche il progetto Moto2, iniziato praticamente da zero. Come sta andando? Gino Borsoi, team manager MotoGP della squadra capitanata da Paolo Campinoti, ha fatto il punto alla fine della prima metà della stagione 2025. Non manca anche un commento sulla situazione dei piloti italiani e non, meglio detto sulla mancanza di una preparazione adeguata per il Campionato del Mondo attuale.

“Un’impresa titanica”

Queste le parole di Gino Borsoi per esprimere la maggiore novità del 2025, ovvero il progetto Moto2, in confronto a quello già esistente in MotoGP. “Yamaha ci ha aiutato, tutti si sono impegnati al 100%. Non è stato facile, ma nemmeno troppo complicato” ha evidenziato in un’intervista a Motosan. “La vera impresa titanica è stata la Moto2. A fine settembre non avevamo nulla, abbiamo cominciato da zero”. Con Izan Guevara e Tony Arbolino, due piloti che stanno vivendo una stagione già ‘opposta’. “Volevamo tirare fuori il talento di Izan, ma con un progetto nuovo non si riesce dal primo minuto” ha spiegato Borsoi. “Adesso gli sforzi stanno dando i primi frutti”. L’italiano invece? “Ha cominciato bene, poi sono arrivate le difficoltà, diventate sempre più grandi. Abbiamo provato soluzioni differenti, alcune non hanno funzionato, e adesso ci siamo fermati e l’ho convinto a lavorare con una persona. È ancora presto per vedere i risultati”.

Il progetto MotoGP e la crescita dei piloti

Guardando alla classe regina, dopo il cambio di costruttore c’è la questione piloti da sistemare. Chi, tra Miller e Oliveira (o addirittura qualcuno dalla Moto2?) affiancherà il già annunciato Toprak Razgatlioglu, bicampione Superbike? “Abbiamo una scadenza, finché non arriva non prenderemo una decisione. Intanto vediamo cosa succede” è la risposta di Gino Borsoi. Non manca poi anche un commento sugli italiani, in calo di rendimento in MotoGP. “In Italia, ma in tutto il mondo, manca una scuola per creare piloti con la mentalità giusta” ha sottolineato. “È fondamentale, altrimenti o non arrivano oppure, se arrivano, non avranno la mentalità corretta per ciò che richiede la MotoGP attuale”. Infine, qualche parola su un ‘progetto misterioso’ che Yamaha sta mettendo in piedi: come riportato di recente da Speedweek, sembra che la casa di Iwata voglia candidarsi come fornitore unico per la Moto3 nel 2028. “Non voglio rovinarvi la sorpresa. Il progetto inizierà quest’estate e sarà molto interessante” ha concluso Borsoi.

Foto: motogp.com