Lunga e interessante analisi di Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport) su quanto è accaduto negli ultimi due giorni agli US Open 2025. I temi non sono mancati nella puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport. Tante carne al fuoco, verrebbe da dire, nelle varie partite che si sono svolte a Flushing Meadows.
“Tra gli americani, che pensavo fossero da corsa, è rimasto solo Fritz. Sui tanti infortuni devo dire che, tolto il problema alla spalla di Shelton, sono tutti i giocatori che hanno dovuto affrontare almeno uno/due “maratone” (partite lunghe. ndr). Sono rimasto allibito dalla prestazione di Shapovalov sotto tantissimi punti di vista“, le prime parole di Monaco.
“Stupefacente il rendimento del canadese con la risposta di rovescio, non è quasi mai andato in affanno. Ma quello che più mi ha stupito è quanto ci stesse bene al ritmo di Sinner da fondo. Lui giocava come se avesse tanto tempo, sapendo dove tirasse Jannik. Si pensava fosse una partita tranquilla, anche se c’era un dubbio sul mancino ed effettivamente Sinner fa più fatica con giocatori con queste caratteristiche. Ha dovuto adattare la posizione risposta, anche perché l’altro ha tirato sulla moneta di un euro per tre set“, ha sottolineato il commentatore tecnico di Eurosport.
“Il momento di grande difficoltà per Sinner è stato all’inizio di terzo set. Ci sono stati quattro game da incubo, io non l’ho mai visto sbagliare così tante palle di fila. Era proprio falloso. Shapovalov ieri ha dato dimostrazione di tutto il suo potenziale nella sfida più difficile. Jannik, in quei giochi, ha evidenziato la peggior versione di se stesso, io non la ricordo. Al tempo stesso, poi lì sta la grandezza del grande campione, perché è riuscito a sopportare quel momento di grande nervosismo e ha infilato un parziale incredibile. Il canadese però non ha mai mollato e da fondo ha sempre scambiato ad altissimo livello. Probabilmente anche questo aspetto, di non fare così tanto male da fondo, ha un po’ destabilizzato Jannik“, le idee di Monaco.
E cosa lascia questa partita? “Secondo me esce un po’ 50 e 50: da un lato una bellissima reazione da grande campione; dall’altro qualche dubbio al servizio con quei tre game disastrosi. Sappiamo poi che lui è un maestro nell’azzerare, però il modo in cui sbagliava la prima in una certa fase della partita che mi ha lasciato perplesso. Non vorrei che si fosse un po’ incasinato con questo continuo aggiornamento, nella morbosa ricerca della perfezione. Ora, a mio avviso, deve liberare la testa perché la mia impressione è che lui pensasse troppo nel momento dell’esecuzione e andasse palesemente fuori tempo. L’ho visto un po’ in confusione. Questo spavento non voglio paragonarlo a quanto è accaduto con Dimitrov a Wimbledon, ma non ci siamo andati così lontani. Magari, può anche essere salutare“, ha precisato il commentatore tecnico di Eurosport.
E ora negli ottavi ci sarà Alexander Bublik: “Credo che questa sfida andrà nel serale. È vero che Bublik è un tennista di talento come Shapovalov, ma credo che Jannik abbia più riferimenti, avendoci giocato a Parigi, vincendo nettamente, e perso ad Halle. È uscito da una partita super complicata e questo magari potrà dargli qualcosa in più. Poi potrà anche soffrire, ma ieri la grandezza di Sinner è stata proprio nella sua capacità di stare lì e di reagire“.
Ci potrebbe essere l’eventualità di un quarto di finale tutto italiano, visto che Lorenzo Musetti sarà impegnato contro lo spagnolo Jaume Munar: “Ho sempre pensato che se Lorenzo avesse superato i primi turni, avrebbe potuto salire di livello. I precedenti contro l’iberico non sono favorevoli, ma questa è una partita da vincere, non ci sono scuse, e magari così assisteremo a qualcosa che tra due italiani nel singolare maschile a New York non si è mai verificato“.
Riservando qualche pensiero sullo spagnolo Carlos Alcaraz e su Novak Djokovic: “L’iberico sta trovando una stabilità dettata dal fatto che sta crescendo. Questo deriva dall’esperienza e sta esprimendo una costanza nel suo tennis che a una certo punto si pensava che non potesse avere. Certo, tolto Reilly Opelka, i due italiani che hanno giocato contro di lui non potevano avere le armi per contrastarlo. Djokovic ha detto in conferenza stampa di aver realizzato che il suo corpo non recupererà come prima. Siamo agli ottavi, per quanto mi riguarda l’età rema contro di lui e negli ultimi tornei è sempre uscito malconcio“.
In conclusione, sull’uscita di scena al terzo turno di Jasmine Paolini: “Io ho visto un ottimo primo set da parte sua contro Vondrousova, poi, come ha detto lei, ha finito la benzina nel secondo parziale. Ma non si parla di calo fisico, ma io direi mentale. È qualcosa che è già accaduto in questo 2025, perché ha perso un po’ di sicurezze rispetto all’anno passato. Comunque, contro questa versione della ceca, si poteva tranquillamente perdere. Nessun dramma da questo punto di vista, è in corsa per le WTA Finals, ha vinto Roma e magari deve trovare un po’ di stabilità nella gestione del suo staff. Teniamocela stretta perché, a parte lei, il tennis femminile italiano non propone altro“.
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