Il debuttante della Racing Bulls centra il terzo posto per la prima volta in Formula 1 dopo aver tenuto testa a Leclerc e Russell: ” Una sensazione surreale”

Chiara Scaccabarozzi

1 settembre 2025 (modifica alle 11:08) – MILANO

Il weekend in Olanda è uno di quelli che Hadjar difficilmente dimenticherà: a Zandvoort è arrivato il primo podio in carriera in Formula 1 dopo la partenza dalla quarta casella, la sua migliore finora. Il francese si sta facendo notare in positivo tra i numerosi rookie esordienti nel 2025: il percorso di crescita è culminato con questo terzo posto arrivato dopo aver tenuto dietro Leclerc e Russell con la sua Racing Bulls, che torna in top 3 dopo 1547 giorni e che ben performa rispetto alla Red Bull. Le ottime prestazioni del pilota classe 2004 non possono che rendere orgogliosi i vertici della Red Bull, i cui vertici stanno facendo un pensierino per la prossima stagione…

IL WEEKEND IN OLANDA—  

“Oh mio Dio! Cosa abbiamo fatto!”: la reazione a caldo di Hadjar via radio appena tagliato il traguardo dietro Piastri e Verstappen. Il francese ha concretizzato in gara come meglio non avrebbe potuto dopo aver beffato Russell nelle qualifiche ‘rubandogli’ la P4. Da qualche gara le prestazioni della Racing Bulls sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto se confrontate con una Red Bull di difficile gestione, anche per il quattro volte campione del mondo. Anche Isack ne è consapevole e si congratula subito con il team (“Una sensazione surrelae. Oh, grazie ragazzi, che macchina”), correndo poi tra le braccia dei suoi meccanici, sotto il podio per festeggiare. Se al termine della gara ha tradito l’emozione di un giovane che ha raggiunto un obiettivo da tanto sognato, a Sky Sport si mostra pienamente sicuro di sé e delle sue capacità: “Sarò un po’ noioso, però questo risultato è qualcosa che mi sono sempre immaginato: io che salgo su un podio di Formula 1 e mi vedo fare anche molto più di questo. Sono molto felice che sia successo, posso dire di essere salito su un podio di Formula 1, però non ho finito qui”.

PROSSIMO PILOTA RED BULL?—  

Pur rimanendo focalizzato sul presente, il pensiero di Hadjar non può non andare al futuro: “Che messaggio manda una gara come questa al mondo? Che sono bravo, che so guidare, so guidare veloce. Io so guidare qualunque cosa. Giusto non una MotoGP: ecco, quello non lo so fare”. Essendo nella famiglia Red Bull dal 2022, la promozione sembra quasi scontata viste anche le prestazioni non brillanti di Tsunoda al fianco di Verstappen. A Sky gli è stato chiesto se si sente pronto per affiancare l’olandese, la risposta non si è fatta attendere: “Sono pronto per qualunque cosa accada”.

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L’ESORDIO TRA LE LACRIME—  

Nel programma giovani della Red Bull dal 2022, quest’anno è arrivata la promozione in Formula 1 con la Racing Bulls di Faenza al posto di Liam Lawson, inizialmente in Red Bull per poi tornare al volante della Vcarb 02 a stagione in corso. La sua avventura tra i grandi non è iniziata nel modo migliore: nel gran premio d’apertura infatti ha perso il controllo della monoposto nel giro di ricognizione, non disputando di conseguenza la gara. Nel rientro ai box, non riesce a trattenere le lacrime e viene consolato dal padre di Hamilton. Chi non si è dimostrato tanto clemente è stato il consulente di Milton Keynes, Helmut Marko che ha tacciato il suo atteggiamento come ‘penoso’. In Olanda, quindici gare dopo, l’austriaco è obbligato a ricredersi, aprendogli le porte del team: “Hadjar in Red Bull nel 2026? Prenderemo una decisione più avanti. Sta compiendo progressi impressionanti e oggi non ha commesso il minimo errore anche se è stato sottoposto alla pressione di Leclerc e Russell. Ha dimostrato di essere un campione incredibile”.