di
Alberto Giulini

L’uomo ha scavalcato la recinzione e si è scagliato contro il portiere avversario dopo una rissa. La partita giovanile finisce nel caos: il ragazzo ha riportato fratture a malleolo e zigomo. Indagano i carabinieri

Una piccola rissa tra giovani calciatori è degenerata quando un genitore ha scavalcato la recinzione ed è entrato in campo. Il padre, anziché placare gli animi, si è scagliato con violenza contro un avversario del figlio.

Insulti e rissa

A Collegno, dopo la sfida tra Carmagnola e Volpiano Pianese Under 14 del Super Oscar, volano insulti tra i giovanissimi calciatori. Scatta un parapiglia e alcuni ragazzi arrivano allo scontro. In un momento di follia, il genitore di un ragazzo del Carmagnola, 40 anni,  entra in campo e aggredisce il portiere della squadra avversaria: lo colpisce con un pugno al volto, lo scaraventa a terra e continua a colpirlo, forse per difendere il figlio aggredito in precedenza. 



















































Genitore identificato

A riportare la calma è innanzitutto l’intervento dei dirigenti delle due squadre. Il ragazzo, 13 anni, viene trasportato all’ospedale Martini dove i medici riscontrano la frattura del malleolo oltre a una forte contusione allo zigomo. Il genitore autore dell’aggressione è stato identificato dai carabinieri.   

Il racconto del mister

Andrea Mirasola, allenatore del Volpiano Pianese racconta: «I fatti sono chiari, semplici e brutali. Gli animi in campo erano accesi per una partita combattuta, qualche loro sfottò di fine gara e qualche nostra reazione avevano acceso un parapiglia, ma sono alterchi tra ragazzi che sarebbero stati certamente sedati. All’improvviso questo genitore del Carmagnola si è buttato in campo e ha picchiato il nostro portiere. Tutti noi ci siamo buttati in mezzo per fermarlo perché abbiamo davvero temuto per l’incolumità del ragazzo. Io, il mio staff e i ragazzi siamo sotto choc, il nostro portiere è andato via in ambulanza con un probabile zigomo rotto. Mi aspetto che la giustizia ordinaria faccia il suo corso»

Il sindaco

Si tratta di un «episodio sicuramente grave di cui non eravamo a conoscenza. Lo sport è una di quelle attività volte ad aggregazione e benessere, quindi questo episodio è decisamente poco edificante. Esprimiamo massima solidarietà al ragazzo, ai genitori e alla squadra colpita dall’evento». Così all’agenzia di stampa LaPresse il sindaco di Volpiano Giovanni Panichelli, a proposito dell’aggressione da parte di un genitore della squadra avversaria a un ragazzino 13enne del Volpiano calcio avvenuta a Collegno. «Già spiace se accade qualcosa di simile tra ragazzi, o sugli spalti tra genitori, ma addirittura un genitore verso un ragazzo. Pur non conoscendo i dettagli dell’episodio ci sentiamo di dire che è grave e poco edificante» aggiunge il primo cittadino.

Le scuse della società

In un lungo comunicato arriva anche la condanna del Carmagnola: «I valori dello sport, in particolare a livello giovanile, devono sempre ispirarsi al rispetto reciproco, all’educazione e alla crescita personale dei ragazzi. Quanto accaduto rappresenta un comportamento grave e inaccettabile». «Ci sentiamo in dovere – scrive la società – di porgere le nostre più sincere scuse alla giovane vittima dell’aggressione e alla sua famiglia, all’intera comunità sportiva coinvolta, agli spettatori, ai ragazzi e alle famiglie che hanno assistito con sgomento all’accaduto».


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1 settembre 2025 ( modifica il 1 settembre 2025 | 18:38)