Dal 3 settembre test sui nuovi dispositivi di rilevazione velocità. Un mese di taratura, poi via alle multe. Tangenziale Est, Foro Italico e via del Mare nel mirino

1 settembre 2025

La Capitale si prepara a stringere le maglie sui controlli della velocità. A partire dal 3 settembre, Roma attiverà la fase di test per una serie di nuovi autovelox fissi e rilevatori di velocità media che andranno a presidiare tre zone nevralgiche della viabilità cittadina. L’operazione, annunciata dall’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, prevede un periodo di pre-esercizio di 30 giorni prima dell’attivazione definitiva dei sistemi di controllo.

Tangenziale Est: doppia sentinella sul Foro Italico

Il primo intervento riguarda la Tangenziale Est, lungo la via del Foro Italico, dove verranno posizionati due autovelox fissi in punti strategici. Il primo dispositivo controllerà il traffico in direzione San Giovanni, posizionato a circa 350 metri dalla rampa di immissione di viale della Moschea. Il secondo presidierà invece la corsia opposta, verso lo Stadio Olimpico, a una distanza di 500 metri dall’asse di viale della Moschea.

La scelta non è casuale: questa arteria rappresenta uno dei nodi più critici della mobilità romana, dove velocità eccessive e traffico intenso creano spesso situazioni di pericolo.

Viale Isacco Newton: controllo bidirezionale

Il secondo punto di controllo sarà installato su viale Isacco Newton, all’altezza dell’asse viario di vicolo di Papa Leone. Qui i dispositivi lavoreranno su entrambe le direzioni di marcia, garantendo un controllo capillare di un’area che collega importanti direttrici della città.

Via del Mare: velocità media sotto controllo

L’intervento più sofisticato dal punto di vista tecnologico riguarda via del Mare, dove verrà attivato un sistema di rilevazione della velocità media. I sensori saranno posizionati in direzione viale di Malafede e presso lo svincolo per Acilia, creando un corridoio di controllo continuo lungo uno degli assi più trafficati della zona sud della Capitale.

Trenta giorni per la taratura

La strategia adottata dall’amministrazione capitolina prevede una fase di pre-esercizio della durata di circa un mese. Durante questo periodo i dispositivi raccoglieranno dati e verranno tarati, ma non emetteranno sanzioni. Una scelta che dovrebbe permettere agli automobilisti di abituarsi gradualmente alla presenza dei nuovi controlli e, soprattutto, di adeguare i propri comportamenti di guida.

Solo al termine di questa fase preparatoria scatterà l’attivazione definitiva del sistema, con l’inizio dell’attività sanzionatoria vera e propria. Un approccio che, almeno sulla carta, punta più sulla prevenzione che sulla repressione, anche se il risultato finale sarà comunque lo stesso per chi non rispetterà i limiti di velocità.

L’installazione di questi nuovi dispositivi si inserisce nella più ampia strategia dell’amministrazione capitolina per il miglioramento della sicurezza stradale, un tema sempre più urgente in una metropoli dove l’incidentalità resta un problema serio e quotidiano.