Un Festival del Cinema all’insegna della famiglia quello di Pierfrancesco Favino, che è a Venezia come protagonista del film fuori concorso Il maestro, diretto da Andrea Di Stefano, ma anche per accompagnare la compagna Anna Ferzetti, in corsa per il Leone con La grazia di Paolo Sorrentino.

Non è la prima volta che arrivano insieme sul red carpet, ma questa volta c’è lei in gara e hanno portato anche le loro figlie, Greta (nata nel 2006) e Lea (2013).

Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti sul red carpet di Venezia insieme alle figlie Greta e Lea

Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Favino non nasconde l’ammirazione che prova verso la compagna: «Vederla qui mi emoziona, sono un orgogliosissimo “più uno”. Abbiamo da sempre costruito il nostro rapporto, personale e professionale, sul supporto reciproco e sul non voler confondere i piani. Abbiamo un progetto di vita insieme, meraviglioso, che non ha a che fare con il mestiere. Ho sempre creduto in lei, sono felice che ve ne accorgiate anche voi», ha detto Favino in un’intervista al quotidiano la Repubblica.

Sono insieme da oltre venti anni e la loro è una storia di piena condivisione: «È stata accanto a me nelle delusioni e nei trionfi, io sono con lei nelle stesse circostanze. In casa il rapporto è sempre stato paritario. Anche per questo abbiamo voluto far viaggiare i nostri percorsi in parallelo, quando sarebbe stato più semplice lasciare spazio all’uno o all’altro».

Si sono conosciuti durante una festa: Anna Ferzetti, figlia dell’attore Gabriele, aveva 21 anni e stava tentando la recitazione mentre si arrangiava come guida turistica, Pierfrancesco Favino, 34 anni, già era apparso in alcuni film. Quella sera lui le propose di ballare, ma poi le pestò un piede: «Si è scusato ed è finita lì. Poco dopo, ci ritroviamo per caso con le auto affiancate allo stesso semaforo, lui tira giù il finestrino e mi invita ad andare con lui a un’altra festa. Ci abbiamo messo un po’ ad allineare i percorsi ma poi non ci siamo più lasciati», ha ricordato Anna Ferzetti a Io donna.

Il percorso che è iniziato allora ancora continua, potrebbe prima o poi sfociare anche in un matrimonio spesso invocato, annunciato ma non ancora realizzato. In ogni modo, sostiene Favino oggi, «due persone insieme sono più forti di una sola», matrimonio o no.