Il nuovo Direttore ad interim dei CDC (Centers for Disease Control and Prevention) è Jim O’Neill, un imprenditore del biotech senza formazione medica, già noto per le sue posizioni scettiche sui vaccini. La nomina, firmata da Donald Trump, arriva dopo la rimozione della scienziata Susan Monarez e ha scatenato una vera e propria crisi all’interno dell’agenzia sanitaria statunitense, con le dimissioni di massa di alti funzionari.
Una nomina che scuote la sanità pubblica americana
La scelta di O’Neill, ex speech writer del Dipartimento della Salute durante la presidenza George W. Bush e collaboratore del finanziere Peter Thiel, è stata accolta con forte preoccupazione dalla comunità scientifica e dai dipendenti dell’agenzia. Le sue precedenti affermazioni, tra cui l’efficacia della vitamina D al posto dei vaccini anti-Covid, e il sostegno a trattamenti come ivermectina e idrossiclorochina, sono state considerate scientificamente infondate.
Durante la pandemia, O’Neill ha anche diffuso teorie cospirative legate all’origine del virus e all’adozione del nome “Covid”, accusato di aver rallentato la risposta globale alla crisi sanitaria. La sua presenza ai vertici del CDC, uno degli organismi più autorevoli a livello mondiale in materia di salute pubblica, è percepita come una minaccia alla sicurezza sanitaria.
Dimissioni a catena e accuse di interferenze politiche
L’immediato effetto della nomina è stato un’ondata di dimissioni interne: tra gli altri hanno lasciato i loro incarichi Debra Houry, Demetre Daskalakis, Daniel Jernigan e Jennifer Layden, tutti Direttori di dipartimenti strategici all’interno del CDC. Le lettere di dimissioni parlano di una “manipolazione dei dati a fini politici” e di una “totale mancanza di trasparenza”.
In particolare, Daskalakis, figura chiave nella gestione delle crisi pandemiche, ha denunciato interferenze nelle decisioni relative alla gestione di emergenze sanitarie, come l’epidemia di morbillo in Texas, dove le misure sarebbero state adottate senza consultare gli esperti.
Allarme per la gestione futura delle emergenze sanitarie
L’approccio del nuovo vertice del CDC ha già sollevato timori nella comunità scientifica e tra gli esperti di salute pubblica. La recente dichiarazione del segretario alla Sanità Robert Kennedy Jr., che ha annunciato restrizioni sui vaccini anti-Covid “solo per le persone ad alto rischio” senza l’approvazione della FDA, è stata considerata un ulteriore esempio di gestione arbitraria e priva di fondamento tecnico.
La nomina di Jim O’Neill viene dunque letta come un atto politico più che scientifico, che potrebbe compromettere la credibilità e l’efficacia dell’intero sistema sanitario statunitense.