di
Laura Zangarini

La star si è spenta domenica in un ospedale di Toronto, dopo una lunga malattia. Era nato nel 1952 nella Riserva delle Sei Nazioni in Ontario, Canada

Graham Greene, interprete canadese pionieristico che ha aperto le porte di Hollywood agli attori nativi americani, è morto il 1° settembre in un ospedale di Toronto dopo una lunga malattia. Il candidato all’Oscar per «Balla coi lupi» aveva 73 anni.

«Era un grande uomo, di moralità, etica e carattere, e ci mancherà per sempre», ha dichiarato il suo agente, Michael Greene (nessuna parentela), in una dichiarazione alla rivista Deadline. «Sei finalmente libero. Susan Smith ti aspetta alle porte del paradiso», ha aggiunto, riferendosi all’agente storica dell’attore, scomparsa nel 2013.



















































Greene eranato il 22 giugno 1952 a Ohsweken, nella Riserva delle Sei Nazioni. Aveva iniziato a recitare in teatro e, negli anni ’70, si era esibito in produzioni professionali canadesi e inglesi.

Nel 1979 il debutto sul piccolo schermo, in un episodio della serie drammatica canadese «The Great Detective»; il suo primo film è stato «Running Brave» del 1983.

La grande svolta per Greene arriva diversi anni dopo, quando Kevin Costner lo sceglie per il ruolo di Uccello scalciante (Ziŋtká Nagwáka), uno dei personaggi principali del suo western del 1990 «Balla coi lupi». Il film ottenne 12 nomination all’Oscar, tra cui una per Greene come migliore attore non protagonista (perse contro Joe Pesci premiato per «Quei bravi ragazzi»), e ne vinse sette, tra cui quello per il miglior film.

«Balla coi lupi» lancia la carriera di Greene a Hollywood. L’attore recita in film di grande successo come «Maverick» (1994) con Mel Gibson e Jodie Foster, «Die Hard – Duri a morire» (1995) con Bruce Willis, «Il miglio verde» (1999) con Tom Hanks, «The Twilight Saga: New Moon» (2009) con Kristen Stewart e Robert Pattinson, e «Molly’s Game» (2017) di Aaron Sorkin con Jessica Chastain, Idris Elba e Costner.

Graham ha avuto ruoli principali anche in «Cuore di tuono» (1992) con Val Kilmer, «Transamerica» (2005) con Felicity Huffman e lo splendido «I segreti di Wind River» (2017) di Taylor Sheridan con Jeremy Renner ed Elizabeth Olsen. Successivamente Sheridan ha scelto Greene per due delle sue serie per Paramount+: «1883» e, più recentemente, «Tulsa King».

Oltre alla nomination all’Oscar, Greene ha vinto un Grammy, un Gemini e un Canadian Screen Award, e candidato per un Independent Spirit Award. Ha una stella sulla Walk of Fame canadese e, all’inizio di quest’anno, ha ricevuto il Governor General’s Performing Arts Award nel suo Paese natale.

Uno degli ultimi ruoli di Greene è stato nell’acclamata serie di FX «Reservation Dogs», di Taika Waititi,che ha dato seguito alla sua eredità nell’abbattere le barriere per gli attori nativi americani a Hollywood.

Greene, che ha lavorato fino alla fine, ha un film in uscita: il thriller «Ice Fall» con Joel Kinnaman. Lascia la moglie Hilary Blackmore, con cui è stato sposato per 35 anni, la figlia Lilly Lazare-Greene e il nipote Tarlo.

2 settembre 2025 ( modifica il 2 settembre 2025 | 04:04)