di
Jacopo Storni

La bancarella dei libri usati rischiava di sparite: si trovava in quel posto dal 1957. Ecco come è stata salvata da Mattia, 39 anni, residente in zona

Rischiava di scomparire la bancarella dei libri usati nel viale don Minzoni, angolo via Pier Capponi. Rischiava di morire un pezzo storico di Firenze, in vita nello stesso punto dal 1957. I vecchi gestori, i coniugi Franco e Antonietta, data l’età, avevano infatti deciso di chiudere. Inizialmente il loro appello a rilevare l’attività era caduto nel vuoto. C’era addirittura chi aveva proposto loro di aprirci un piccolo spazio gastronomico, ipotesi infattibile per i vecchi titolari.

Poi la svolta, quando il 39enne Mattia, fiorentino residente nella zona, ha trovato la giusta dose di coraggio e si è fatto avanti, acquistando la licenza. E così lo storico carretto con le ruote continuerà a vivere. 



















































«Ho scoperto della cessione dell’attività attraverso i social — racconta Mattia — Sono andato a trovare Franco ed è stato subito feeling. Amo da sempre i libri e ho pensato che per me questo era il momento giusto per buttarmi in questa attività».

Mattia ha trascorso tutta l’estate tra i falegnami, i fabbri e gli artigiani della zona per ristrutturare il carretto. Adesso è come nuovo e pronto per essere inaugurato, il prossimo 10 settembre alle ore 11. Tutti sono invitati, il quartiere ma non solo.

«Sarà una libreria a chilometro zero — spiega il nuovo titolare — dove chiunque potrà passare a lasciarmi o vendermi i propri libri e io poi li rivenderò a prezzi modici e accessibili. Ci saranno le offerte paghi 2 prendi 3, i libri a un euro e tanto altro. Nel carretto troverete soprattutto libri di storia e arte locale, saggistica e narrativa». I primi libri in vendita arrivano dai privati e dalla propria biblioteca. Si troverà di tutto, e tante perle: «Da Giacomo Devoto a Chomsky, da Dostoevskij a Benedetto Croce… e molti libri per bambini, tra cui naturalmente Gianni Rodari».

Un lavoro romantico, ma non semplice come può apparire, sia perché bisogna stare tutto il giorno nello stesso posto, sia dal punto di vista economico. Ma Mattia è pronto: «C’è chi va in giro e viaggia con grandi valigie, io viaggerò restando fermo, con la leggerezza dei libri», sorride. Decisiva, per lui, è stata la chiacchierata con suo babbo, anche lui amante dei libri, che l’ha stimolato a rilevare l’attività del carretto.

Nella vita Mattia ha fatto di tutto: prima driver in tutta Italia, poi accompagnatore di anziani e persone fragili nell’ambito del progetto Ugo. «Stavolta ho sentito l’esigenza di fermarmi». Tra i desideri, c’è quello di collaborare con il tessuto sociale e culturale del quartiere: «È un quartiere molto vivo, ci sono la libreria Chiari e la Fondazione Stensen a pochi passi, e poi il nuovo percorso della tramvia». 

In tutta Firenze sono rimaste soltanto cinque bancarelle a posto fisso che vendono libri usasti: via Martelli, piazza Strozzi, loggia del Pesce, piazza Beccaria. E naturalmente viale Don Minzoni, il cui futuro è appena cominciato.


Vai a tutte le notizie di Firenze

Iscriviti alla newsletter del Corriere Fiorentino

2 settembre 2025