Un fatto violento ha scosso Chioggia tra la tarda sera di lunedì e la notte di martedì 2 settembre. Colpi di coltello alla spalla, al collo, alla schiena mentre da sola per strada la donna urlava e l’aggressore con un casco in testa si accaniva contro di lei, con una furia cieca. Ieri sera, lunedì verso le 23, una turista tedesca di trent’anni ha rischiato di morire. Era a Sottomarina, in viale Vittor Pisani, poco distante dall’appartamento che con il figlio piccolo e il fidanzato aveva preso in locazione arrivando proprio nel pomeriggio di ieri, per trascorrere una vacanza a Chioggia. Sulla violenza stanno indagando a tutto campo i carabinieri che, accorsi, hanno trovato la trentenne tedesca pugnalata anche alle mani, poiché aveva tentato di ripararsi dai colpi, mentre dell’uomo a volto coperto che le ha dilaniato la parte alta del corpo a fendenti, non c’era traccia. La turista trentenne è ricoverata all’ospedale di Chioggia, non sarebbe in pericolo di vita ma è in Rianimazione. Per sommi capi, sotto choc, ha già reso una testimonianza ai carabinieri della compagnia chioggiotta, spiegando che aveva portato fuori il cane a quell’ora, da sola, lasciando il figlio a casa con il suo fidanzato e di aver subito l’aggressione a coltellate in modo del tutto improvviso, inatteso e di non aver potuto riconoscere l’accoltellatore. Sottomarina si è risvegliata sotto choc per quanto è accaduto. 

Quello che è successo al momento è senza spiegazione e appare come una violenza senza scopo perché la turista tedesca trentenne non è stata molestata, in base alle prime verifiche, né è stata rapinata. Era arrivata a Chioggia nel pomeriggio di lunedì, insieme al figlio piccolo e al fidanzato, con il loro cane, hanno preso alloggio nell’appartamento di Sottomarina, si sono sistemati, hanno cenato. Poi verso le 23, la donna da sola, ha portato fuori il cane. Aggredita alle spalle con una ferocia fuori controllo da un uomo con il casco indossato, ha iniziato a urlare per il terrore e il dolore dei colpi inferti, fino a quando i passanti si sono precipitati e l’accoltellatore si è dileguato senza lasciare traccia. Da questo racconto sono partiti i carabinieri, che ora indagano a tutto campo per dare spiegazione a un fatto tanto grave e hanno sentito subito anche il fidanzato della donna, che era rimasto a casa, in base alla testimonianza, con il figlio piccolo e in attesa che la compagna ritornasse.

«La nostra città è stata scossa da un episodio di violenza inaudita e ingiustificata – ha commentato il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao – La ragazza si trova ora ricoverata in rianimazione presso il nostro ospedale, assistita con professionalità e dedizione dal personale sanitario, cui va il nostro sentito ringraziamento. A nome mio personale e dell’intera Amministrazione comunale, esprimo la più sincera vicinanza e solidarietà alla giovane vittima e alla sua famiglia in questo momento di grande dolore e paura. Chioggia non è questa: la nostra è una città ospitale e accogliente, che non accetta né tollera simili episodi di brutale violenza, capaci non solo di mettere a rischio la vita umana, ma anche di ferire l’immagine di una comunità intera. Ringrazio i carabinieri per il tempestivo intervento e auspico che le forze dell’ordine riescano al più presto ad assicurare alla giustizia il responsabile di questo gesto vile. Durante l’aggressione, la ragazza ha perso anche il suo cagnolino, di nome Luky. Per questo mi appello al cuore e alla collaborazione di tutti i cittadini: chiunque avesse notizie o avvistamenti è pregato di segnalarlo immediatamente, così da restituire almeno un po’ di sollievo a questa famiglia così duramente colpita. Chioggia ripudia la violenza. Chioggia è comunità, è solidarietà, è umanità. Insieme, dobbiamo dimostrarlo ancora una volta».

Luky, il cagnolino che nel frattempo si è smarrito. L'appello del sindaco Mauro Armelao-2