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Giusi Fasano, inviata a Tempio Pausania
Ad accusare Ciro e i suoi amici genovesi Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, sono Silvia (il nome è inventato) e Roberta. Attesa per domani la sentenza
«Mi ha chiesto di venire qui per ascoltare la lettura della sentenza. Vorrebbe esserci». Giulia Bongiorno annuncia che la sua assistita, Silvia, vorrebbe – appunto – essere presente in aula, nel tribunale di Tempio Pausania, per la sentenza sul caso Grillo, attesa per domani (salvo possibili rinvii di un giorno). E se davvero lei e la sua legale decideranno per la sua presenza alla lettura del verdetto allora sarebbe la prima volta che la ragazza si mostra senza la protezione delle porte chiuse. Perché adesso il processo è a porte aperte ed è ammessa la presenza dei giornalisti.
Le ultime udienze in aula, per le repliche del pm e le controrepliche degli avvocati, avrebbero dovuto tenersi i giorni 1-2 e 3 settembre. Ma l’udienza dell’1 è saltata e restano quindi oggi e domani.
Sono le ultime battute prima che il tribunale presieduto da Marco Contu si ritiri in camera di consiglio.
E’ in gioco il futuro giudiziario di quattro ragazzi, fra i quali il figlio di Beppe Grillo, Ciro. Sono tutti accusati di violenza sessuale di gruppo e i fatti risalgono al 17 luglio del 2019. Ad accusare Ciro e i suoi amici genovesi Edorardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, sono Silvia (il nome è inventato) e Roberta.
Le due ragazze, lo ricordiamo, hanno conosciuto i quattro imputati in discoteca, al Billionaire di Briatore, e poi hanno deciso di spostarsi tutti a casa loro, a Cala di Volpe. E’ lì che sarebbe avvenuta la violenza sessuale. Silvia ha raccontato con la sua denuncia di essere stata violentata da tutti e quattro, ripetutamente. Roberta invece dormiva sul divano quando tre dei quattro ragazzi hanno scattato accanto a lei fotografie a sfondo sessuale: da qui l’accusa di violenza.
Il pubblico ministero Gregorio Capasso nella sua requisitoria ha chiesto 9 anni di reclusione per ciascuno degli imputati, più l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena. Silvia vuole venire di fronte ai giudici ed esserci mentre il presidente leggerà la sentenza, anche se la sua avvocata, Giulia Bongiorno, dice che «lei vorrebbe, sono io che ci sto pensando».
2 settembre 2025 ( modifica il 2 settembre 2025 | 14:24)
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