di
Jacopo Storni
Vitiello, 45 anni, residente a Coverciano si sarebbe nascosto dietro i nickname Phica Master e Boss Miao per gestire in anonimato il sito dove sono state pubblicate anche le foto della sindaca di Firenze. La sindaca sulle indagini: «Donne denunciate, non tacete, non lasciate che certe cose restino sotto silenzio»
Sarebbe residente a Firenze l’uomo che – secondo quanto ricostruito da Il Domani – gestirebbe il sito Phica.eu, il portale pornografico finito al centro dello scandalo delle foto rubate anche a politiche, influencer e attrici. Si chiama Vittorio Vitiello e ha 45 anni.
L’uomo, nato a Pompei e titolare di una piccola società in Italia, è già stato ascoltato a Firenze dopo la denuncia presentata dalla sindaca Sara Funaro. Foto della prima cittadina, assieme a quelle di altre esponenti politiche, erano infatti finite sul sito Phica.eu con commenti sessisti e volgari.
«Ho sporto denuncia alla polizia postale appena mi hanno segnalato che ero anche io tra le tante donne finite su un sito pornografico- aveva spiegato Funaro, per poi aggiungere – In molte lo abbiamo fatto, il sito ha chiuso, finalmente, però le spiegazioni dei gestori sono ingiustificabili e irrispettose di quanto è accaduto, foto rubate dai social o da eventi pubblici di tante ragazze e donne con una sequela di commenti vergognosi che ledono la dignità di tutte».
L’uomo risulta residente nel quartiere di Coverciano, a Firenze, ma nel suo palazzo sono pochissimi quelli che lo conoscono. Alcuni affermano che in realtà non vive più nel condominio ormai da diverso tempo.
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Nel 2019 Vitiello era stato interrogato dalla polizia postale, mostrandosi collaborativo e fornendo gli indirizzi Ip del sito che gestiva. Vitiello si sarebbe nascosto dietro i nickname Phica Master e Boss Miao per gestire in anonimato il sito, che si appoggiava su server russi e cinesi. In una delle sezioni era addirittura disponibile un manuale per spiegare agli utenti come scattare di nascosto foto a donne inconsapevoli, piazzando micro camere nei camerini dei negozi o negli spogliatoi delle palestre.
«È una buona notizia, attendiamo l’esito delle indagini, ma intanto adesso ringrazio tutti i livelli istituzionali che stanno lavorando per la celerità con cui hanno individuato il presunto responsabile – ha detto poi la sindaca Funaro a commento dell’apertura delle indagini – Ho sporto denuncia non solo per me ma per tutte le donne. E invito tutte a farlo quando accadono episodi simili. Denunciate, non tacete, non lasciate che restino sotto silenzio fatti gravi e vergognosi come questo. È violenza, anche quando accade in quel mondo ancora troppo privo di regole e controlli come il web. Dobbiamo esserne tutte consapevoli. E non avere alcun timore o vergogna a far sentire la nostra voce. È chi commette questi gesti indegni che si deve vergognare».
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2 settembre 2025 ( modifica il 2 settembre 2025 | 18:18)
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