Sarà l’autopsia, in programma oggi pomeriggio, a chiarire i dubbi sulla morte di Evelin Raffaella Moori Chamorro, la trentenne peruviana precipitata nella notte tra domenica e lunedì da un’altezza di circa sei metri in salita superiore della Noce, a San Martino. Il pubblico ministero Giuseppe Longo ha iscritto il fidanzato della donna, Marlo Vidalon, nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio preterintenzionale.
L’uomo è stato sentito ieri dagli inquirenti ai quali avrebbe raccontato che la donna poco prima della caduta lo avrebbe avvertito: “Se non torni, mi butto”. Non ci sarebbero testimoni diretti di quei momenti: i vicini hanno confermato la lite, ma nessuno si è affacciato per assistere a quanto accaduto. Gli investigatori della Squadra Mobile non escludono che la caduta possa essere stata causata da una spinta o da uno schiaffo.
Gli esami autoptici, iniziati oggi alle 15, dovranno stabilire la reale dinamica e chiarire anche la natura di alcune lesioni: la frattura alle costole, per esempio, potrebbe essere stata provocata dalle manovre di rianimazione dei soccorritori. Verranno inoltre eseguiti accertamenti tossicologici e alcolemici.
L’indagato si è sottoposto all’esame delle unghie per verificare eventuali tracce compatibili con la donna: per la consulenza tecnica, per la quale sono stati fissati sessanta giorni. L’uomo si è dichiarato innocente.