Anche l’ASP di Messina è chiamata a riorganizzare il proprio sistema per abbattere le liste d’attesa, dopo l’approvazione all’ARS del nuovo articolo 12 della manovra ter. Le strutture messinesi, come tutte quelle siciliane, dovranno predisporre piani aziendali per autorizzare medici e personale sanitario a svolgere prestazioni aggiuntive extra orario, così da recuperare visite, esami e ricoveri rimasti arretrati.

Cosa prevede la norma

Il provvedimento consente di utilizzare macchinari e risorse sanitarie anche in orari serali e nei festivi, con compensi stabiliti a 100 euro lordi l’ora per i medici e 50 euro per il personale sanitario e tecnico. Alla Sicilia sono stati destinati 66 milioni di euro, di cui 60 per finanziare le prestazioni aggiuntive: 40 milioni per il 2025, 10 milioni per il 2026 e altri 10 per il 2027.

Monitoraggio costante

Ogni ASP, compresa quella di Messina, sarà tenuta a dare priorità ai casi più urgenti: pazienti oncologici, cronici, disabili, donne in gravidanza, minori e soggetti fragili. L’Assessorato regionale dovrà monitorare i risultati con report annuali entro il 30 aprile e relazioni semestrali in Aula.

Il nodo digitale ancora irrisolto

Dalla norma è stato invece stralciato il comma 4, che prevedeva il potenziamento dei sistemi digitali di prenotazione e la riorganizzazione delle agende informatiche. Un passaggio considerato cruciale da diversi osservatori, ma rinviato a una futura discussione in Commissione.

La situazione in Sicilia e a Messina

Secondo i dati regionali, in Sicilia sono oltre 212mila le prestazioni arretrate, tra cui quasi 30mila ricoveri programmati. Anche nel Messinese la pressione è forte, con reparti congestionati a fronte di presidi sottoutilizzati, in un sistema che genera percorsi di cura frammentati e pazienti costretti a spostarsi altrove.

Per affrontare la crisi, l’Assessorato guidato da Daniela Faraoni ha introdotto la figura del Responsabile Unico Regionale dell’Assistenza Sanitaria (RUAS), affidata a Giacomo Scalzo, incaricato di fare ordine nella giungla delle prenotazioni.

Prospettive

A settembre è atteso il documento di programmazione sanitaria con la nuova rete ospedaliera, che dovrebbe incidere anche sull’organizzazione dell’ASP di Messina. Se da un lato la maggioranza parla di “primo passo utile a dare respiro al sistema”, dall’altro opposizioni e addetti ai lavori avvertono: senza una riforma strutturale e una vera digitalizzazione delle agende, il rischio è che si resti a “straordinari mal pagati e numeri poco credibili”.