Un quadro in chiaroscuro quello della Calabria della sanità, secondo la Fondazione Gimbe, nel suo monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) condotto dal Ministero della Salute . Il divario Nord-Sud rimane molto netto: su 13 Regioni “promosse”, solo tre appartengono al Mezzogiorno.
Allo stesso tempo, due Regioni del Sud hanno mostrato un netto miglioramento: la Calabria, che ha guadagnato 41 punti, e la Sardegna, che ne ha guadagnati 26. Secondo il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, comunque la valutazione Lea “non riflette in modo accurato la qualità dell’assistenza, dato che si basa su pochi indicatori e soglie di promozione troppo basse”.
E’ invece necessario “un ampliamento del numero di indicatori e una revisione radicale dei Piani di rientro e dei commissariamenti, strumenti che, pur avendo migliorato i bilanci regionali, non hanno ridotto in maniera significativa i divari tra Nord e Sud”.
Il peggioramento degli indici di regioni come la Lombardia, dove storicamente la sanità ha sempre avuto buone performance, dimostra che “la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale non è garantita nemmeno nei territori con maggiore disponibilità di risorse o reputazione sanitaria. È un campanello d’allarme che non può essere ignorato”.