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Redazione Sport
Le condizioni del ciclista potevano essere decisamente più gravi, racconta Michelle
È passata una settimana dall’incidente che ha visto coinvolto Chris Froome, quattro volte vincitore del Tour de France e una volta del Giro d’Italia, nel 2018. Il 40enne è stato sottoposto a intervento chirurgico per riparare una vertebra fratturata, un polmone collassato e cinque costole rotte. Tuttavia, è stato ora rivelato che l’operazione ha anche evidenziato una rottura del pericardio dovuta a un trauma toracico contusivo, riportato da Froome quando si è scontrato con un cartello stradale a oltre 48 km/h.
A raccontarlo è stata la moglie Michelle al Times: «Ovviamente era molto più grave di qualche osso rotto. Sta bene, ma la convalescenza sarà lunga. Non andrà in bicicletta per un po’. Chris è felice che condivida questo messaggio perché la gente deve capire cosa sta succedendo». Il trauma cranico subito da Froome, racconta, potenzialmente era letale. E l’ospedale in cui è stato trasportato il cliclista, il Sainte Anne di Tolone, molto vicino al luogo dell’incidente, è specializzato in chirurgia toracica e cardiovascolare. Poteva andare decisamente peggio.
3 settembre 2025 ( modifica il 3 settembre 2025 | 13:41)
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