È incondizionato l’appoggio di Demi Moore a Emma Heming, moglie di Bruce Willis, dopo che la donna è stata fortemente attaccata per la decisione di spostare l’attore, affetto da demenza frontotemporale, in una casa diversa da quella della famiglia.
Bruce Willis and Emma Heming in uno scatto del 2019.
Pacific Press/Getty Images
«Non esiste una guida su come affrontare questa situazione e, ovviamente, essere l’ex moglie, anche se la nostra famiglia è molto unita, è una posizione interessante», ha esordito la Moore parlando al The Oprah Podcast: «Provo tanta compassione per Emma. Essendo una giovane donna, nessuno avrebbe potuto prevedere dove sarebbe andata a finire, e penso davvero che abbia fatto un lavoro magistrale», ha proseguito l’attrice, sottolineando anche un passaggio cruciale del libro di Heming, The Unexpected Journey: Finding Strength, Hope, and Yourself on the Caregiving Path (in Italia uscirà per Mondadori il 9 settembre, ndr) che racconta la difficoltà che ogni giorno affrontano i caregiver: «La cosa più bella – e ne parla nel libro – è stata riconoscere l’importanza, per chi si prende cura, di sé, e che se non dedica tempo ad assicurarsi che stia bene, non potrà aiutare nessun altro».
Bruce Willis ed Emma Heming, ex modella, sono sposati dal 2009 e hanno due figlie, Mabel, 13 anni, ed Evelyn, 11. Il divorzio dalla Moore era arrivato nel 2000, ma i due attori sono sempre rimasti molto legati, complice anche la presenza di tre figlie: Rumer, Tallulah e Scout La Rue, tanto che negli anni non sono mancati i momenti insieme, dalle vacanze alle feste più importanti. Un legame oggi rafforzato dalla malattia di Willis, sostenuto dalla sua intera famiglia, seppur nelle inevitabili difficoltà: «È difficile. È difficile vedere qualcuno che era così vibrante, forte e così determinato trasformarsi in un’altra parte di sé», ha proseguito Demi Moore intervenendo nel podcast di Oprah, «Ma sai, la mia prospettiva particolare è… dico sempre che è molto importante incontrarli per come sono. Non aspettarti che debbano essere chi erano o chi vuoi che siano, e quando lo fai, trovo che ci sia una dolcezza incredibile e qualcosa di morbido, tenero e amorevole». L’attrice ha poi messo l’accento su ciò che per lei è davvero importante in questa fase: «Essere presente, semplicemente essere presente, perché se proietti dove sta andando, crei solo ansia. Se ripensi a dove era e a ciò che hai perso, crei solo ansia e dolore». E ancora: «Quando rimani presente, c’è così tanto, e c’è ancora così tanto di lui lì. E potrebbe non essere sempre verbale, ma è bellissimo, date le circostanze».
Bruce Willis, la demenza frontotemporale e perché il suo cervello sta «cedendo»
L’ultimo aggiornamento sulle condizioni di salute dell’attore lo ha reso noto la moglie Emma Hewing. Nel 2022, Willis aveva lasciato le scene per una diagnosi di afasia, poi rivelatasi demenza frontotemporale (FTD). Quali sono i numeri, sintomi e le possibili terapie di una delle forme degenerative più diffuse fra le persone sotto i 65 anni
La decisione di spostare Willis in un’altra casa è stata inevitabile, anche se non certo semplice. «È stata una delle decisioni più difficili che abbia mai dovuto prendere finora», aveva rivelato Emma Heming lo scorso 27 agosto in un’intervista con Diane Sawyer andata in onda sulla ABC, «Sapevo, prima di tutto, che Bruce avrebbe voluto questo per le nostre figlie. Sapete, avrebbe voluto che vivessero in una casa più adatta alle loro esigenze, non alle sue». Dichiarazioni che avevano presto scatenato critiche feroci, tanto che l’ex modella si era sentita in dovere di replicare, attraverso un video su Instagram: ««Sapevo che, condividendo informazioni così intime, si sarebbero creati due schieramenti: da una parte chi ha solo un’opinione, dall’altra chi ha davvero esperienza». E ancora: «È l’ennesima dimostrazione di ciò contro cui i caregiver devono combattere ogni giorno: il giudizio degli altri. Troppo spesso vengono giudicati in fretta e ingiustamente da chi non ha vissuto questo percorso o non si è mai trovato in prima linea».
Oggi la famiglia vive una nuova normalità, fatta di visite quotidiane e tanti momenti insieme, seppur in modo diverso da come era stato finora. Demi Moore ha ragione: in certi casi non ha alcun senso soffermarsi su ciò che si è stati prima, conta solo il presente e il modo in cui lo si vive, giorno per giorno.