di
Antonella Baccaro

Raggiunto l’accordo per tre anni tra il Comune e la Rai. All’amministrazione di Sanremo resta la proprietà del marchio (Festival della canzone italiana) mentre Viale Mazzini rimane titolare del format

Il Festival della canzone italiana resta a Sanremo. Ci sono voluti mesi di negoziato sotterraneo e due giorni di “proficuo e intenso lavoro” (così nella nota Rai) al tavolo del Comune ligure, che ha visto protagonisti i rappresentanti dell’amministrazione sanremese (capeggiati dal sindaco Alessandro Mager) e una delegazione della Rai, guidata dal direttore del Prime time, Williams Di Liberator, per produrre un risultato non scontato.

Le parti, che hanno raggiunto l’accordo, pare per tre anni, partivano da posizioni molto distanti su molti temi, ma alla fine l’elemento dirimente era rimasto la titolarità del format del Festival, che la Rai ha sempre rivendicato come proprio, come da sentenza del Tar. Al Comune resta invece la proprietà del marchio «Festival della canzone italiana», anche questo assegnato dalla stessa sentenza del Tar che ha reso obbligatorio il bando, cui ha partecipato solo la Rai, poichè unica intestataria del format.
Le parti non hanno reso noti i dettagli dell’accordo che si conosceranno più avanti. 



















































Intanto l’emittente pubblica ne ha voluto rendere noto il raggiungimento dando l’esclusiva della notizia al Tg1, diretto da Gianmarco Chiocci, forse un segno di distensione tra chi dirige l’azienda e il direttore della testata, che in questi giorni viene dato in uscita per Palazzo Chigi. L’esito del negoziato, come detto, non era scontato. Tuttavia in Rai, negli ultimi giorni si sottolineava come i tempi per organizzare il Festival 2026 altrove erano ormai troppo stretti. Il conduttore e direttore artistico Carlo Conti sta già selezionando le canzoni e la macchina logistica è praticamente partita, visto che la manifestazione si terrà tra il 24 e il 28 febbraio, per evitare accavallamenti con le Olimpiadi di Milano-Cortina (che termineranno il 22 febbraio) e con le successive Paralimpiadi (in programma dal 6 marzo). La procedura amministrativa proseguirà, a questo punto, nei prossimi giorni con i rispettivi passaggi istituzionali, tra cui anche quello nel Cda Rai, necessario per chiudere l’iter.

La vicenda legale, nata dal ricorso al Tar di Just Entertainment, però non è ancora del tutto conclusa. La società ha presentato un ricorso cautelare, che però è stato respinto, anche contro il bando pubblicato dal Comune, ma il Tar deciderà nel merito il 17 ottobre 2025.


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3 settembre 2025 ( modifica il 3 settembre 2025 | 20:48)